I malumori dei Riformatori e di Fratelli d'Italia, i primi esclusi dalla lista unica per la Città Metropolitana, i secondi che chiedono la presidenza di una Commissione "perché ci spetta". Il nuovo peso dell'Udc, che ora in consiglio ha sei uomini, tra cui il recordman di preferenze Antonello Peru. E le vertenze (su tutte latte, Aias ed ex Alcoa), con tanti lavoratori sardi in ginocchio.

Non poche le gatte da pelare per la maggioranza, ma Christian Solinas non sembra preoccupato, anzi: "Esiste il problema di tenere una coalizione articolata in una fase di discioglimento di alcuni partiti, ma dal mio punto di vista la maggioranza è costituita da 36 consiglieri, la cui ripartizione interna poco incide sul mio lavoro", spiega a margine del vertice con i coordinatori dei partiti di centrodestra.

"Oggi abbiamo ragionato su soluzioni e metodi per restituire speditezza alle attività in Consiglio regionale: bisogna restituire al Consiglio la consapevolezza di sé e del suo ruolo fondamentale nella dinamica democratica", continua il governatore.

In soldoni, il Consiglio lavori di più, è il suggerimento di Solinas: "Tempi e ritmi di produzione legislativa siano meglio sintonizzati con i bisogni della società, occorre una produzione normativa importante".

Sulla Commissione Bilancio, vacante da tre mesi per le dimissioni del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, e che Fratelli d'Italia rivendica per sé, il governatore afferma che "alla vigilia della legge finanziaria per quel ruolo serve la persona con la maggiore esperienza possibile tra i 36 della maggioranza". Magari un terzo rispetto alla contesa tra Fdi e Psd'Az.

Tuttavia la questione non è tecnica, come ammette lo stesso Solinas è di carattere politico, "e in questi giorni troverà un inquadramento in un ragionamento complessivo".

Ragionamento che non può esulare da quattro nomine importanti: Forestas, Enas, Isre e Area. "Credo che nominerò dei commissari - chiarisce Solinas - e non escludo di presentare un disegno di legge di razionalizzazione della governance di tutti gli enti". L'obiettivo è ripristinare i vecchi cda, "anche con una quota di opposizione, basta uomini soli al comando".

(Unioneonline/L)

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