Carissimo Direttore,

in occasione dei 130 anni dell'Unione Sarda Le invio, anche a nome dell'intero Consiglio regionale, i migliori auguri di un futuro proficuo e ricco di successi. Oggi è un anniversario importante, un segnale di longevità editoriale che inorgoglisce la Sardegna. Il Suo giornale, più che un quotidiano è un amico, un'abitudine a cui, da ben oltre un secolo, i sardi non possono e non vogliono rinunciare. Desidero esprimere all'editore Sergio Zuncheddu, ai giornalisti e ai lavoratori i migliori auguri per un futuro di soddisfazioni sempre improntate all'obiettività e alla correttezza.

Dal 1889 avete raccontato la storia della Sardegna in maniera autorevole e puntuale nonostante mille problemi. Ma le difficoltà non hanno mai messo in secondo piano l'esigenza di informare e raccontare puntualmente cosa stava accadendo nella nostra isola. Per questo i lettori vi hanno premiato e, da sempre, scelgono di essere informati dalle pagine dell'Unione. Un risultato importante ma anche una grande responsabilità soprattutto in un periodo come questo nel quale troppo spesso si tende a confondere l'informazione vera con comunicazioni false o non supportate, prima della diffusione, da controlli preventivi. In questo contesto, una voce autorevole come L'Unione Sarda, che è indiscutibilmente sinonimo di professionalità e di informazione, si erge come "la voce della Sardegna".

Una voce il cui spirito primario è assicurare ai sardi il diritto ad essere informati nel rispetto di tutti ma, soprattutto, nel rispetto della verità.

L'importanza di un autorevole giornale come il vostro è ancora maggiore se si considera la condizione insulare della nostra regione. Sotto questo aspetto l'informazione deve sempre costituire un ponte che ci porta oltre l'isolamento e l'autoreferenzialità. Uno strumento di circolazione delle idee, di confronto, di scambio e di integrazione con il resto del Paese, con l'Europa e con il mondo. Come sempre L'Unione Sarda ha curato e assicurato. Il mio ringraziamento va ai vertici dell'azienda, ai giornalisti e a tutti i dipendenti che con grande passione ogni giorno raccontano la storia di un'isola, che anche grazie all'Unione, sta cercando di superare le difficoltà e di poter contare su un futuro migliore. Un futuro che deve puntare sull'informazione di qualità. Per questo ritengo non sia più rinviabile l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, di una legge che riformi la materia per dare garanzie agli operatori del settore ma anche al cittadino che ha diritto ad un'informazione puntuale ed obiettiva.

Michele Pais

(Presidente Consiglio regionale della Sardegna)
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