I minorenni in povertà relativa in Sardegna sono il 33,3%, una percentuale più alta rispetto al 21,5% del resto d'Italia e che aumenta se si parla di rischio: 41,3% contro 32,1%.

Sono gli allarmanti dati diffusi oggi a Oristano dall'Unicef in occasione di un seminario regionale di formazione rivolto ad oltre cento volontari arrivati da tutta la Sardegna.

Preoccupanti anche i numeri che riguardano l'abbandono scolastico: il 18,1% dei giovanissimi sardi ha conseguito solo la licenza media contro il 13,8% della media nazionale.

"Dietro queste percentuali - spiega il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo - si nascondono storie di emarginazione, indifferenza, disperazione sociale su cui occorre riflettere per poter immaginare il tipo di impegno che dobbiamo assumere in futuro. Per questo riteniamo fondamentale chiamare a raccolta tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliorare la vita dei bambini e degli adolescenti".

"In Italia - riassume Samengo - vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni. Oltre 1,2 milioni vivono in povertà assoluta; il 25,7% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 non studia, non lavora né è inserito in programmi di formazione; inoltre la disparità del livello dei servizi tra le varie zone del Paese è allarmante".

(Unioneonline/D)
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