Stop momentaneo alla protesta degli studenti del liceo classico Siotto Pintor di Cagliari dopo lo stato di occupazione dichiarato venerdì.

A innescare la serie di avvicendamenti al vertice dell'istituto, insieme ai casi del Bertini e del Brotzu di Quartu, è stato il no della Corte dei conti nei confronti del piano di ridistribuzione dei dirigenti stilato dall'Ufficio scolastico regionale.

Come conferma Francesco Feliziani, provveditore regionale, "davanti alla decisione degli organi di controllo non abbiamo potuto che adeguarci, noi restiamo convinti che le scelte fatte in precedenza fossero le migliori in relazione alla situazione che dovevamo affrontare ma l'ultima parola non spettava a noi e quindi non possiamo che prenderne atto e agire di conseguenza".

Il 20 marzo scorso il governo ha tagliato i fondi destinati agli ispettori tecnici e tra questi c'era anche Valter Alberto Campana, già preside al Brotzu di Quartu dove sarebbe dovuto tornare al posto della reggente Anna Maria Maullu.

All'Ufficio scolastico regionale hanno però pensato a un'alternativa in quanto Antonio Macchis, nominato dal 1° settembre dirigente al Siotto, voleva tornare per motivi personali al liceo di Villacidro che aveva diretto per anni e in cui aveva conservato la reggenza. Quindi: Campana viene nominato dirigente del Siotto, Macchis torna a Villacidro, e al Brotzu rimane Maullu.

Poi però ecco il verdetto della Corte dei conti: non si può fare.

"C'è da sottolineare - spiega Feliziani - che l'organo di controllo fa delle valutazioni strettamente formali, mentre noi abbiamo invece valutato le diverse opzioni nel tentativo di trovare quella più indolore anche dal punto di vista della continuità didattica. Ma lo ripeto: com'era ovvio abbiamo dovuto adeguarci a quanto stabilito dalla Corte".
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