Cinque ore di trattativa non sono bastate al tavolo romano del latte convocato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Le parti si sono avvicinate", fanno sapere dal Viminale, ma per ora le proposte emerse durante il confronto non sono riuscite a mettere d'accordo pastori e industriali.

In gioco ci sono 44 milioni che arriverebbero dal ministero dell'Interno, da quello dell'Agricoltura, dalla Regione e dal Banco di Sardegna per ritirare le eccedenze di Pecorino romano. Ma non si trova ancora l'accordo sul prezzo del latte.

Adesso il tavolo e il confronto tornano in Sardegna.

Domenica arriverà nell'Isola il vicepremier Salvini, e già da sabato ci sarà il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio per portare avanti la trattativa.

"Sarò in Sardegna a ragionare con chi era qua questa sera per cercare di capire se la notte o qualche giorno avrà portato un po’ di consiglio a tutti. Il tavolo prosegue a oltranza. Ho invitato i pastori a tornare sul territorio e confrontarsi con i loro colleghi e ho invitato gli industriali a tornare in azienda e capire fin dove possono arrivare", ha fatto sapere il titolare del dicastero, intervistato all'uscita dal Viminale.

"Il 21 al mio Ministero ci sarà il tavolo di filiera sempre su questo argomento, perché ci sposteremo al Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Ice si è resa disponibile a ragionare con noi per vedere cosa si può fare per promuovere questo prodotto in giro per il mondo e quindi l'obiettivo finale è quello di far vendere il più possibile", ha concluso il ministro.

L'INGRESSO AL VIMINALE:

LA MANIFESTAZIONE DI SEDILO:

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