Aveva deciso di trascorrere le vacanze natalizie nella sua Salonicco insieme alla moglie e alla suocera. Ma Ioannis Tsenessidis, insegnante greco residente da trent'anni a Bosa, ha dovuto rinviare di un giorno l'arrivo nella città dove è nato.

Colpa di una discussione avvenuta all'aeroporto di Elmas da dove i tre, su un volo Ryanair, avrebbero dovuto raggiungere Bergamo e, poi, Salonicco.

Passato il check-in con tre bagagli a mano regolamentari, i tre sono saliti a bordo dell'aereo. Come capita spesso nei voli della compagnia low cost irlandese, i posti assegnati non erano però vicini. E così, dopo che la suocera di Tsenessidis, una donna di novant'anni, si è sistemata nella sua poltrona, l'insegnante ha piazzato i trolley nella cappelliera di quel posto.

A quel punto, una hostess ha chiesto all'uomo di piazzare i bagagli negli spazi vicini al posto suo e della moglie. Il greco si è rifiutato, spiegando che la sistemazione del bagaglio non è legata al posto assegnato. L'assistente di volo, a quel punto, avrebbe annunciato che avrebbe spostato lei i bagagli e Tsenessidis avrebbe risposto: "Faccia pure, amore mio".

Dopo qualche minuto, sono entrati nell'aereo alcuni agenti che hanno invitato i tre a scendere dall'aereo. A quel punto, sono stati costretti a cambiare i programmi: raggiunta Malpensa in nottata, si sono imbarcati il giorno dopo su un volo per Belgrado da dove, sempre in aereo, sono partiti per Salonicco.
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