Dopo quelli di Musei e Villamassargia, già strappati al degrado, sabato comincerà la sua seconda vita anche il "giardino possibile" di Domusnovas, l'area periferica di 9mila metri quadri nella quale in appena un mese sono state messe a dimora 7 nuove piante autoctone ed eliminate quelle avulse dal contesto.

Lo spazio racchiuso tra via Bonn e Largo Chia verrà inaugurato ufficialmente alle 10 con una piccola cerimonia nella quale verrà illustrato tutto il lavoro svolto per trasformare l'area e destinarla a varie attività con al centro i più piccoli.

Al microfono si alterneranno i paesaggisti del collettivo Progetto Barega, i ricercatori dell'Orto Botanico di Cagliari, i funzionari di Forestas.

Una piccola parte, la più attiva, del contesto di 20 tra enti e associazioni che sotto la guida di Casa Emmaus collaborano al grande progetto biennale che si sposterà poi a Iglesias per trasformare l'area perferica del vecchio orfanotrofio comunale.

All'iniziativa di sabato, presentata da Maria Giovanna Dessì (coordinatrice dell'intero progetto), prenderà parte anche l'imprenditore Patrick Syrbe che parlerà delle proprietà delle piante autoctone sarde.
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