Un fondo di dotazione come ce l'hanno tutti gli altri centri di ricerca in Italia e la nomina di un presidente: questo chiedono i sindacati per Sotacarbo, la società partecipata al 50% dalla Regione e attiva principalmente nell'abbattimento della Co2, nel recupero di materiali e nell'efficientamento energetico.

Stamattina la protesta delle sigle è arrivata davanti al palazzo del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari. Nel frattempo è giunta notizia di una pre-convocazione dalla presidenza della Regione per giovedì alle 12.

"Chiediamo il rispetto degli impegni assunti dall'assessore del Bilancio Fasolino con l'individuazione del nuovo presidente e di percorsi amministrativi per dare una nuova prospettiva alla società che da troppi mesi è bloccata", spiega Emanuele Madeddu di Filctem Cgil. Gianrico Cuboni di Flaei Cisl ricorda che la dotazione necessaria per la ripartenza è di un milione di euro.

Purtroppo, denuncia Pierluigi Loi di Uiltec, "l'inerzia della politica rischia di far chiudere questo gioiello, proprio ora che a livello internazionale la ricerca è un fattore trainante della green economy".

In Sotacarbo lavorano 37 ricercatori che rischiano il posto in mancanza di una soluzione. I rappresentanti sindacali saranno ricevuti dopo le 13.30 dalla conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale dove è in corso la discussione del disegno di legge sul Piano casa. (Unioneonline/F)
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