Un contratto unico triennale tra pastori e industriali basato su un prezzo del latte fissato in 1,12 euro (+Iva) al litro.

Questa la proposta dell'associazione Più Sardegna, che ha indetto per domenica a Tramatza un'assemblea generale per tornare a parlare della vertenza.

Il movimento degli operatori e dei consumatori della filiera agro alimentare della Sardegna, che invita gli allevatori all'unità, ha stilato alcune proposte che saranno discusse durante l'incontro, a cui parteciperà anche l'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia.

Tra queste, un prezzo fisso per il latte (1,12 euro al litro appunto, cifra che quantifica la prestazione dell'allevatore in 0,6 euro al litro) e l'approvazione di un nuovo Piano di regolazione dell'offerta del Pecorino, alternativo a quello proposto dal Consorzio di Tutela.

L'associazione chiede inoltre un incontro urgente con il neoministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.

"Sta iniziando la nuova stagione produttiva, non possiamo permetterci di affrontarla come in passato all'insegna dell'incertezza", affermano, Valentina Manca, presidente di Più Sardegna e Alessio Atzeni, Antonio Scanu, Roberto Mulvoni e Antonello Brodu, pastori componenti del direttivo.

"Il passar del tempo consente agli industriali di sfruttare la debolezza finanziaria degli allevatori costretti in questo periodo in cui non ci sono entrate, ad affrontare cospicue anticipazioni che li induce, inevitabilmente, ad accettare le caparre offerte dagli industriali, vincolandosi a questi ultimi", dichiarano ancora gli esponenti dell'associazione, "solo con l'affiancamento di tutti i gruppi di allevatori che si sono impegnati portando avanti le istanze comuni, è possibile risolvere il problema".

(Unioneonline/F)
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