Anche il mondo della pizza solidale con i pastori sardi, impegnati nella lotta per il prezzo del latte.

"Decine e decine di pizzaioli, in Italia e all'estero, hanno accolto infatti con entusiasmo e spirito di solidarietà l'appello del giovane collega Alessio Rovetta della pizzeria 7 Ponti di Cenate Sopra, in provincia di Bergamo, che per primo ha proposto di inserire nei menu una o più pizze a base di pecorino o altre eccellenze casearie made in Sardegna".

A comunicarlo sono i curatori del progetto 50 Top Pizza, in una nota.

Gli stessi - Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro - sottolineano come "in pochissimo tempo l'iniziativa è diventata virale, raccogliendo adesioni e scatenando la fantasia dei maestri pizzaioli di tutto il mondo, da Napoli a New York, passando per Roma e Melbourne".

Di qui l'invito ad allargare la solidarietà all'intera categoria della ristorazione incentrata sul gioiello della cucina partenopea, postando e condividendo le foto delle "pizze alla sarda" con l'hashtag, #noistiamoconipastorisardi.

"Sosteniamo da tempo - sottolinea ancora 50 Top Pizza - come tanti prodotti agroalimentari di qualità, purtroppo spesso sottopagati nel sistema della grande distribuzione, abbiano ricevuto un contributo importante dal fenomeno pizza di questi ultimi anni. Basti pensare allo sviluppo del mercato delle DOP Pomodoro San Marzano e Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, o a quello della Mozzarella e della Ricotta di Bufala DOP. Crediamo che anche i pastori sardi, che producono sicuramente un latte di alta qualità, possano trovare aiuto e sbocco in questo settore, sempre più attento a offrire prodotti di eccellenza. La maggiore richiesta di pecorino e altri formaggi sardi eviterà la svendita, a cifre offensive, del latte".

(Unioneonline/l.f.)
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