"Le anoressiche sono abituate ai numeri: calcolano le calorie, i passi necessari a smaltirle, la quantità d'odio da dare in cambio all'orrore". È così che si racconta Margot, la protagonista della prima storia "Pelleossa". Ha diciassette anni ed è ricoverata in una clinica svizzera, quella che definisce "un sistema modellato sui principi dell'anoressia", in cui ci sono regole di ferro e dei punti, assegnati dalla psichiatra, in base al peso raggiunto e alle terapie. In questa clinica conosce Lucia, un bambina di dodici anni, che ha deciso di smettere di mangiare dopo la prima mestruazione.

Le pazienti sono tutte figlie di genitori abbienti ed emotivamente distanti. È grazie alla storia di Lucia che Margot comprenderà parte del suo vissuto.

Il secondo protagonista de "La meccanica del motore a due tempi" è Diego, un adolescente, che vive in un contesto famigliare difficile, con un padre alcolista che lo riempie di lividi. Diego si confida solo con Simone, il suo migliore amico. Il rapporto conflittuale col padre segnerà la sua vita in maniera significativa: "Nel sangue di ogni figlio scorre una malattia ereditaria: è una storia scritta per te e cerca di educarti, indicarti la rotta, condannarti al destino dei padri. E qualunque sia la loro colpa, per quanto buona la loro volontà, non esistono mezzi pacifici per venirne fuori".

Nella terza storia, "La figlia del giocatore", la protagonista è Mina, che scrive racconti dedicati a un padre mai conosciuto, mentre sua madre è caduta nella depressione. Questi li legge solo ad Antonia, una maestra in pensione che si prende cura di lei. È la stessa Antonia che la definirà: "Una cosa piccola che sta per esplodere".

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Nella quarta storia, "La stagione delle piogge", Pietro, il protagonista, va in campeggio con la madre, perché i genitori, in piena crisi matrimoniale hanno deciso di prendersi una pausa di riflessione. Pietro ama i libri di avventura e il bosco diventa il suo rifugio. Fa amicizia con Tito, riconoscendo in esso la sua stessa tristezza: "Quella risata spenta di quando un certo pensiero ti segue sempre, e tu cerchi di distrarti con il lavoro o con la compagnia, eppure lui salta fuori ogni volta che ridi e non puoi farci niente".

La quinta storia, "Tutte le cose che non so di lei", ha come protagonista Anita, un'adolescente che deve fare i conti con la morte del padre e con le conseguenze del lutto: il mutismo, i pianti, il rapporto conflittuale con la madre e la difficoltà a esprimere le sue emozioni. "Il fatto è che nella nostra famiglia il gioco non funziona così. Le domande che contano non vengono fatte, le risposte girano sempre al largo del problema".

IL LIBRO - "Una cosa piccola che sta per esplodere" è un libro di Paolo Cognetti, edito da "minimum fax". L'autore con uno stile delicato sfiora i drammi adolescenziali, la cui origine si ritrova nei conflitti famigliari. È un libro che ci rimanda alla condizione dei figli che vengono triangolati nelle dinamiche genitoriali e che non riescono a esprimere la loro sofferenza: si chiudono in se stessi, si confidano solo con gli amici; a momenti appaiono tristi e in altri aggressivi e inavvicinabili. Il mondo dell'adolescenza, agli occhi degli adulti di riferimento, può apparire caotico e incomprensibile. L'insorgere del Covid, poi, ha particolarmente esasperato la condizione giovanile, privata di ogni fonte di socialità, riversata all'interno delle mura domestiche, in cui spesso i conflitti sono esacerbati. E con questo sono aumentati i problemi relativi ai disordini alimentari, all'ansia, all'uso ininterrotto dei cellulari, all'inversione dei ritmi sonno-veglia.

L'uso della DAD, inoltre, ha tolto la possibilità d'incontrare i propri coetanei e con questo anche le opportunità relazionali, fondamentali per la strutturazione dell'identità sociale.

La lettura di questo libro permetterà al lettore di comprendere la sofferenza degli adolescenti ed entrare in un mondo in cui gli adulti sono spesso i veri protagonisti.
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