"Nel volgere del 400mo anniversario dalla sua fondazione, questa illustre Università degli Studi di Cagliari, che per quattro secoli con intensa passione ha formato negli studi scientifici e umanistici allievi tanto numerosi e tanto grandi, ora, animata da sempre nuove energie, mentre si compiace di ricordare la gloria del passato, guarda al futuro con i migliori auspici, affinché possa dedicarsi con più entusiasmo alla ricerca scientifica, alla didattica e al bene comune".

Questo il testo inciso sull'epigrafe scoperta oggi a Palazzo Belgrano, sede del Rettorato, durante la solenne cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2020/21, il 400esimo della storia dell'ateneo cagliaritano. Un traguardo storico che coincide con la parte finale del mandato di Maria Del Zompo, prima donna ad essere stata eletta Rettore dell'Università del capoluogo sardo. Ha portato i saluti collegati in streaming il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Ferruccio Resta, e il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri, invitato a collegarsi in diretta streaming con la cerimonia, non ha potuto partecipare per impegni istituzionali già in agenda. "In occasione della cessazione del suo mandato da Rettore, desidero manifestarle le mie felicitazioni e i più sentiti rallegramenti - ha scritto il Primo Ministro a Maria Del Zompo - Ha concluso un importante percorso e auspico per lei grandi successi e gratificazioni. Giungano a Lei, ai professori e agli studenti i miei più cordiali e calorosi saluti, unitamente ai migliori auguri di buon lavoro". Anche Maria Cristina Messa, Ministro dell'Università e della Ricerca, ha inviato un cordiale saluto: "I miei complimenti per il lavoro svolto dall'Università di Cagliari in questi anni, un ateneo importante che ha saputo trasferire la conoscenza anche al di là dei confini nazionali. Congratulazioni alla prof.ssa Del Zompo".

"Individuare, imbrigliare, domare. Combattere, indebolire, sconfiggere le malattie che affliggono miliardi di esseri umani", è questo l'obiettivo che ricercatrici e ricercatori si pongono ogni giorno nella loro attività scientifica e di cui ha parlato nella prolusione Alberto Mantovani, immunologo e oncologo di fama mondiale, intervenuto prima dei rappresentanti degli studenti (Piera Caocci), del personale (Marta Costa) e delle relazioni dei Prorettori alla Ricerca (Micaela Morelli), all'Internazionalizzazione (Alessandra Carucci) e alla Didattica (Ignazio Putzu).

Il direttore scientifico dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Professore Emerito di Patologia Generale all'Humanitas University ha illustrato i progressi rivoluzionari fatti grazie all'immunologia nella cura dei tumori, affiancandosi alle terapie finora utilizzate e alla chirurgia. Un obiettivo che i padri della medicina hanno sempre sognato di raggiungere: curare il cancro utilizzando le armi del nostro sistema immunitario.

"Gli avanzamenti fatti in questo campo però non sono ancora sufficienti - ha detto Mantovani - Bisogna puntare al miglioramento tecnologico e alla sostenibilità, per poter offrire a tutti le cure migliori. Un'esigenza quantomai necessaria in questi tempi, per coniugare la ricerca sulle risposte immunitarie al Covid-19 con le garanzie di una cura efficace da offrire all'intera popolazione mondiale".

Quindi gli interventi di Aldo Urru, Direttore Generale, e di Maria Del Zompo, Rettore, che ha ringraziato tutti, dal personale agli studenti, dai Prorettori ai dirigenti, con una certezza: "Non mi sono mai sentita sola, mi sono sempre sentita supportata al meglio".

"In base alle valutazioni del Ministero - ha detto la prof.ssa - siamo tra i primi 10 atenei italiani. Non ci siamo mai sottratti alle valutazioni, e alcuni nostri processi nel lavoro sono stati presi come modello da altre amministrazioni. Abbiamo fatto battaglie importanti per difendere la dignità dell'Università".

(Unioneonline/F)
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