Quando il cancro alle ossa la colpì, a soli 10 anni, Hayley aveva fatto una promessa a se stessa: se fosse guarita, sarebbe diventata infermiera per aiutare gli altri bambini e avrebbe fatto il giro del mondo.

E Hayley Arceneaux oggi di anni ne ha 29, dal 2019 è assistente medico al St. Jude Children's Research Hospital di Memphis, lo stesso ospedale pediatrico dove da piccola è sopravvissuta al tumore, e lo stesso ospedale pronto a regalarle la nuova vittoria: diventare la più giovane americana e la prima con una protesi a viaggiare nello spazio.

Il 2021 sarebbe dovuto essere l'anno in cui Hailey avrebbe visitato i cinque continenti, ma a quanto pare la ragazza non avrà il tempo di coronare il progetto, almeno per come l'aveva progettato. Invece, Hayley andrà nello spazio.

Il St. Jude ha infatti annunciato che la Arceneaux farà parte dell'equipaggio di quattro persone di Inspiration 4, la prima missione spaziale in cui nessuno a bordo sarà un astronauta professionista.

La missione, il cui decollo è previsto dalla base spaziale Kennedy in Florida, servirà per raccogliere fondi proprio per il St. Jude, uno dei pochi ospedali che cura bambini malati di cancro senza farsi pagare. "Ma anche per dimostrare ai sopravvissuti al cancro che nulla è impossibile", ha spiegato Hayley.

Ai comandi della missione sarà Jared Isaacman, 38enne pilota e miliardario del tech che in gennaio aveva annunciato di aver acquistato il volo da SpaceX e che avrebbe donato gli altri tre posti a bordo a membri del pubblico con l'obiettivo di raccogliere 200 milioni di dollari a favore di St. Jude.

Isaacman voleva dare al volo un significato speciale. Oltre a fare da medico a bordo, Arceneaux occuperà la poltrona destinata dall'imprenditore a rappresentare il "pilastro della speranza".

Gli altri due pilastri, "generosità" e "prosperità", sono a disposizione fino al 28 febbraio, ancora da assegnare.

Prima di Hayley l'americana più giovane a volare nello spazio era stata, nel 1983, Sally Ride, la prima astronauta donna nella storia della Nasa.

"La mia battaglia contro il cancro mi ha preparato a viaggiare nello spazio. Mi ha rafforzato il carattere e insegnato a non aver paura dell'imprevisto", ha spiegato Hayley che, una volta accettato di partecipare all'impresa, ha chiesto se avrà un timbro speciale sul passaporto: "Non credo - ha però annunciato al New York Times - e allora disegnerò solo una stella e la luna su uno dei miei passaporti".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata