Il comune di Goni si prepara a ripartire, anche attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio artistico e culturale.

E nasce proprio sotto questi auspici il progetto Goni Cultura, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e realizzato con il supporto dell’amministrazione del piccolo comune del Gerrei e con le Università di Cagliari e Granada, Parco Geominerario della Sardegna e Mibact, nella sede periferica della Soprintendenza di Cagliari.

L'iniziativa prevede una serie di attività atte ad incrementare e a far ripartire il turismo locale, anche alla luce di quanto accaduto con il Covid -19.

Tra i luoghi di interesse culturale il sito archeologico di Pranu Mutteddu, gestito dalla Società Pranu Muttedu che da decenni cura l'area e ne permette una fruibilità 365 giorni all'anno attraverso visite guidate, laboratori e servizi di accoglienza. L'eccezionalità del sito deriva dalla più alta concentrazione di menhir che si conosca in Sardegna, circa 60.

Tra le attività, si sta lavorando alla creazione e all'installazione di pannelli didattici in tutto il parco archeologico, oltre che a una campagna di comunicazione online e offline e a un contest fotografico.

Il progetto, realizzato dalla Cooperativa Noesis di Isili, è coordinato dall'archeologo Federico Porcedda con il supporto tecnico e logistico del Comune di Goni, Pranu Muttedu srl.

(Unioneonline/v.l.)
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