È morto a 89 anni, per un malore improvviso, lo scrittore, pittore e scenografo Tinin Mantegazza.

Protagonista di spicco del teatro per ragazzi, illustratore e autore di libri per l'infanzia, è stato inventore delle "Telefiabe" e ha realizzato il simpatico pupazzo Dodò, protagonista della trasmissione Rai "L'albero azzurro".

L'artista si è sentito male ieri pomeriggio nella sua casa di Cesenatico, dove viveva da oltre trent'anni: soccorso d'urgenza, è morto in serata all'ospedale Bufalini di Cesana.

Nel 1958 Mantegazza ha iniziato a lavorare in Rai firmando alcuni importanti programmi rivolti ai bambini tra i 4 e i 7 anni, tra cui spiccano, appunto, "Telefiabe" e "L'albero azzurro", per il quale nel 1990 creò il simpatico uccello Dodò, pupazzo protagonista a pois giallo dal lungo becco.

In Rai Tinin ha lavorato molto con la moglie Velia, regista. Nella sua lunga carriera ha creato più di duemila pupazzi teatrali e televisivi. Sempre in Rai ha collaborato per oltre 18 anni con Enzo Biagi, realizzando i disegni delle schede dei programmi condotti dal giornalista, compreso "Il Fatto".

Ha fondato nel 1977 l'Astra, Associazione Teatro Ragazzi, e nel 1978 la compagnia milanese Il Teatro del Buratto. Come autore e illustratore per bambini ha pubblicato tra gli altri libri "La storia di Rosanna detta Cappuccetto Rosso" (Gallucci, 2012) e "I tre porcellini e il lupo puzzone" (Il Ponte Vecchio, 2005) ed ha illustrato la fiaba "Il mistero dei bisonti scomparsi" di Massimo Carlotto (Gallucci, 2015).

In anni recenti Mantegazza ha scritto due libri autobiografici: "Le sette vite di un creativo irriverente" (Corsiero editore, 2019) e "La libraia di piazzale Loreto. Vie, piazze e storie di Milano in guerra e liberata" (Corsiero Editore, 2016), oltre a una raccolta di racconti "Restituiamo Roma al Vaticano. (con tante scuse) e altri esercizi di scrittura" (Corsiero Editire, 2019).

Ha scritto anche il racconto "Il giocoliere" (Fondazione Tito Balestra Onlus, 2011).

(Unioneonline/v.l.)
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