Sono cinque i Paesi impegnati nel progetto europeo Faircom: Spagna, Italia, Grecia, Paesi Bassi e Lettonia. Lo scopo è creare e promuovere nuove linee guida internazionali per un risarcimento equo ed efficiente in favore delle vittime di reati sessuali. L'Italia è rappresentata dall'Università di Sassari con un gruppo di ricerca condotto da Patrizia Patrizi, professoressa ordinaria di Psicologia sociale.

Il progetto intende migliorare l'attività di formazione per professionisti che si occupano dei servizi di supporto alle vittime, tema più che mai attuale in tempi di Covid-19, prima per la prolungata quarantena in casa, ora per le limitazioni imposte dal distanziamento sociale che impongono di trascorrere intere giornate all'interno degli spazi domestici. Patrizia Patrizi spiega: "Il Progetto Faircom offre la possibilità di diffondere informazioni sui diritti delle persone vittime di violenza sessuale, con l'obiettivo di restituire loro dignità, consapevolezza, autonomia e indipendenza, per sganciarsi dalla convivenza pericolosa. Potrebbe essere una risorsa per fa sì che le persone trovino il coraggio di chiedere aiuto. Rimane l'interrogativo su come fare quella chiamata, quando il partner è così vicino: le forze dell'ordine italiane mettono a disposizione l'app YouPol".

Helena Soleto Muñoz, professoressa dell'Università Carlos III di Madrid che guida il progetto FAIRCOM, ha sottolineato che "da quando è stato decretato lo stato d'allarme in Spagna, i casi di violenza di genere segnalati sono aumentati enormemente. Le donne sono costrette a convivere permanentemente con i loro partner". Soleto Muñoz ha identificato tra le principali misure la creazione di una nuova risorsa utilizzabile dalle donne che vivono una situazione di violenza di genere: un sistema di messaggistica istantanea che permette loro di segnalare in maggior sicurezza. Inoltre, vi è l'elaborazione di nuove linee guida per le donne che subiscono violenza di genere durante questa situazione di emergenza.
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