Conoscevano bene le difficoltà, considerato il momento d'emergenza legato al coronavirus, ma i confratelli hanno sperato fino all'ultimo di non dover arrivare a comunicare l'annullamento delle processioni. Ora, invece, quel momento è arrivato: per le strade di Iglesias non si terranno i riti della Settimana Santa e ciò accade per la terza volta nella secolare storia dell'Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte.

"Una decisione dura e sofferta, seppur inevitabile", è scritto nel comunicato firmato dal conservatore, Enrico Collu, che nelle scorse settimane aveva già anticipato a L'Unione le difficoltà ma altresì le speranze di non dover privare la città di una delle manifestazioni più attese e sentite. Un annullamento che "è in linea con le misure previste dal Governo atte alla salvaguardia della sanità nazionale che, come già trapela in maniera ufficiosa, saranno prorogate almeno fino alla Pasqua".

Ma l'Arciconfraternita non vuole privare del tutto Iglesias (ma non solo, considerato che le processioni sono sempre state seguite da tantissimi visitatori) dei secolari riti della Settimana Santa. "Proveremo, nel nostro piccolo, a mettere in campo delle iniziative in rete, sul sito internet e sulle pagine ufficiali facebook e instagram dell'Arciconfraternita - conferma Collu - Certo non sarà lo stesso ma vogliamo comunque, sfruttando internet, inviare dei segnali tangibili di quella che è la tradizione più antica e sentita della nostra comunità".

C'è, poi, la parte della solidarietà: l'altra missione dell'Arciconfraternita è l'assistenza ai bisognosi e i confratelli, in quest'ottica, stanno cercando soluzioni utili a esaurire l'intero magazzino di beni di prima necessità in giacenza. "Considerato che le famiglie bisognose, mai come in questo momento storico, hanno assoluta necessità dell'aiuto di tutti noi".
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