A Reggio Calabria ha funzionato così bene che non è stato difficile convincere il ministero dell'Istruzione ad allargare la sperimentazione in altre regioni. E così è sbarcato anche in Sardegna il progetto di orientamento che aiuta gli studenti dei licei, fin dalla terza, a capire cosa vogliono fare dopo il diploma e a guidarli nelle scelte universitarie e professionali. In che modo?

Approfondendo materie, che già studiano a scuola, da cui potrebbe dipendere il loro destino. Come biologia, disciplina chiave per capire se si abbiano le attitudini a frequentare Medicina o comunque facoltà in ambito sanitario. Un'opportunità che non viene concessa a tutti.

Il progetto - Così come l'anno scorso è stato il Pacinotti ad avviare il percorso, da settembre l'esperimento didattico nazionale è entrato nelle aule di un altro istituto cagliaritano, il liceo classico-scientifico Euclide, selezionato dal Miur per far parte della squadra dei 134 licei attualmente in gara. Una scommessa resa possibile dall'adesione della docente di biologia, Mariella Virdis che terrà le lezioni per due classi di 45 ragazzi (partecipanti volontari) formate dal collega Pietro Cara, insegnante di latino e greco, referente del progetto.

In cattedra anche i medici che, attraverso l'Ordine professionale firmatario del protocollo con la direzione generale degli ordinamenti scolastici, rendono possibile l'attuazione del progetto secondo il modello, unico in Italia, ideato dal "Leonardo Da Vinci" di Reggio Calabria.

Dopo sette anni di sperimentazione i docenti calabresi apripista hanno tirato le somme: il 70 per cento degli studenti che segue il percorso riesce a superare anche i test d'ingresso a Medicina.

"È importante non dimenticare che lo scopo è quello di accompagnare gli alunni nelle scelte professionali sorrette, oltre che da adeguate competenze in ingresso, anche da solide motivazioni individuali", spiega il referente. "Il corso aiuta anche a superare i test universitari ma non prepara a questo, visto che sono escluse tante altre materie oggetto dei quiz".

Settore scientifico - Più la scelta della facoltà è consapevole, minore è il rischio di sbagliare: Medicina è infatti una facoltà dove è alto il numero degli abbandoni, perdendosi per strada circa la metà degli studenti che riesce a entrare. Per l'Euclide "è una bella sfida", dice Antonella Lepiani, docente di Filosofia, referente per l'offerta formativa, "la prospettiva di fornire risposte concrete alle esigenze di orientamento post-diploma degli studenti è in sintonia con le finalità espresse nel Piano dell'offerta formativa dell'istituto, in particolare con quella di ampliare l'offerta anche declinando e implementando una didattica sempre più personalizzata nel rispetto dei diversi stili cognitivi".

Una volta alla settimana, i 45 studenti che aderiscono al progetto frequentano le lezioni, in orario extracurriculare, nelle stesse aule del liceo di via Ligas: un monte ore di 150 ore da svolgere nel triennio, 50 all'anno, di cui 20 tenute dal docente, 20 dai medici e 10 ore sul campo, presso strutture sanitarie, ospedali, laboratori di analisi individuati dagli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri. "L'accertamento delle competenze acquisite avverrà in itinere, nei laboratori, attraverso la simulazione di casi", spiega Cara, "stiamo finendo il primo modulo del corso e a dicembre i ragazzi sosterranno il primo test (uno ogni due mesi) con quesiti a risposta multipla, costruiti sul modello di quelli previsti per l'accesso alla facoltà di Medicina".

Il tutto sotto la regia del Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria che ha predisposto la piattaforma web, dalla quale i licei aderenti alla rete ricevono le slide e tutto il materiale per svolgere il programma prefissato, uniforme per tutti.

La buona scuola - "I colleghi calabresi hanno proposto una buona pratica che ha dato ottimi risultati", aggiunge il referente dell'Euclide. "Un progetto che riteniamo possa aver successo anche nel nostro istituto, come auspicato da studenti e famiglie che con entusiasmo vi hanno aderito. Un'opzione che hanno avuto tutte le terze di entrambi gli indirizzi del nostro liceo, classico e scientifico, consentendoci di riunire i 45 ragazzi in due classi".

Nulla andrà perduto: i tre anni di corso saranno considerati all'interno del curriculum dello studente e potranno essere sommati tra i crediti, a seconda di quel che deciderà il consiglio di classe.

Dall'alto la cabina di regia nazionale, gestita dal ministero e dalla federazione nazionale dell'Ordine dei medici, vigilerà sulle classi finché non taglieranno il traguardo: una competizione sana tra studenti di tutta Italia pronti ad affilare le armi della loro preparazione per non restare indietro.
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