Uno spot dalle grandi suggestioni, per dire "no" alla violenza sulle donne e ricordare che "Chi ama non taglia le ali".

Dalla settimana scorsa il video realizzato dall'Università di Cagliari nell'ambito della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne viene mostrato su tutti i monitor dell'Aeroporto Cagliari-Elmas, e per tutto il mese di novembre sarà visibile ai passeggeri dei mezzi del CTM. Non solo: lunedì prossimo sarà mostrato ai tifosi presenti alla Sardegna Arena prima della partita interna dei rossoblù contro la Sampdoria, e da oggi è disponibile sul sito e sulle pagine social del Consiglio Regione della Sardegna e dell'INFN, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Un importante impegno, dunque, da tutta la Sardegna per questo corale invito sollecitato dall'Ateneo del Capoluogo, e oggi ribadito anche con due importanti convegni realizzati nelle aule universitarie per volere del rettore Maria Del Zompo e nell'ambito dell'iniziativa "25 novembre tutto l'anno".

Il primo appuntamento, organizzato con l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e Giulia Giornaliste Sardegna sul tema "Fare i titoli. Le parole giuste per dirlo", è stato addirittura spostato in aula magna dall'aula Motzo, quella inizialmente indicata, per la grande partecipazione di studenti e studentesse accanto a numerosi giornalisti: più di 300 le persone presenti in sala, con tanti che sono rimasti in piedi.

Ugualmente affollato il secondo evento, nell’Aula magna di Piazza d’Armi della Facoltà di Ingegneria e Architettura dal titolo "Escape room: ricominciare. Percorsi di uscita dalla violenza di genere", che ha visto alternarsi al microfono numerose docenti dell’Ateneo sui vari aspetti del fenomeno. Dalla ricerca artistica ai racconti di architettura, passando dal Telefono Rosa e dagli approcci antropologici all’argomento, con storie di donne che ce l’hanno fatta e la necessità della prevenzione.

"È un tema su cui abbiamo insistito molto in questi anni – ha detto il rettore Del Zompo – Non sono d'accordo con chi vorrebbe dedicare la giornata di oggi alla violenza tout court. Sarebbe un modo di abbassare l'attenzione su un problema specifico. La violenza contro le donne parte da una mancanza di rispetto: la nostra Università è molto social, e per questo sappiamo bene che il web oggi è un luogo in cui – con o senza anonimato – sono frequenti gli insulti contro chi non la pensa nello stesso modo".

(Unioneonline/v.l.)
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