Si è chiusa la ventisettesima edizione della Sagra della lumaca di Gesico con un incredibile successo di pubblico e numeri record per la manifestazione: 50mila presenze accertate in quattro giorni, alberghi, agriturismo e bed & breakfast erano al gran completo.

Ad arrivare a Gesico sono stati 20 bus di turisti italiani e stranieri, grazie al lavoro svolto da alcune agenzie turistiche, e alle informazioni ricevute all'arrivo in aeroporto, e ancora grazie anche alle indicazioni fornite nei siti Regionali.

Tre chiese aperte, sei visite guidate ai monumenti di Gesico, quasi 6mila pasti serviti in due giorni, tutti a base di lumache.

Dieci i quintali di lumache cucinate dalla Proloco e altri 10 i quintali di lumache vendute vive.

"Il secolare connubio tra sacro e profano, tra l'evento enogastronomico e quello religioso legato al culto in onore di Sant'Amatore Vescovo e Martire Africano - ha detto il presidente della Pro loco Carlo Carta - si è rivelato ancora una volta vincente. Nonostante la concorrenza di altre importanti iniziative in diversi Comuni dell'Isola, con la giusta sinergia tra Pro loco, amministrazione comunale e collaborazione con la Parrocchia, Acli e Volontari Sant'Amadu, siamo stati travolti dalla presenza di quasi 50mila persone che hanno decretato un successo entusiasmante".

Tra le novità dell'anno, il convegno internazionale sui "Santi Martiri Africani", che ha acceso i riflettori su interessanti argomenti, che porterà presto all'istituzione di un Centro Studi sulle "falsae", con Gesico capofila di questa nuova frontiera della ricerca storica.

All'orizzonte c'è anche la creazione di un percorso turistico-religioso intitolato "La rotta dei Santi Martiri tra Africa, Sardegna e Catalogna" che si spera di poter realizzare già dalla prossima edizione.
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