Ci sarà anche una poesia di Carla Maria Casula, una delle più apprezzate poetesse sarde, tra le 53 opere finaliste del prestigioso premio letterario europeo "Wilde", che si svolgerà a Ottaviano (Napoli) il prossimo 26 ottobre.

L'autrice è stata selezionata per l'opera "Canto di fiore reciso", dedicata alle bambine che subiscono abusi. Carla Maria Casula, 44 anni, vive facendo la spola tra Alghero e Cagliari. È esperta di cultura della Sardegna e linguistica sarda, in particolare dei fenomeni morfologici e fonetici.

Giornalista pubblicista, ha all'attivo già cinque raccolte di poesie, che le sono valse oltre 100 riconoscimenti in concorsi letterari regionali, nazionali ed internazionali. Perciò può essere annoverata tra gli astri nascenti della letteratura italiana.

La sua poesia è molto raffinata, cionvolgente e diretta. Spesso anche soprendente, negli argomenti e nei toni, che colpiscono anche il lettore profano e disattento.

"Sono ovviamente orgogliosa di essere in finale in questo importante premio internazionale - commenta la poetessa - La poesia è l'aria che respiro, è la mia vita ed è una delle cose che rendono immortale l'anima ".

Tra i 53 finalisti del premio "Wilde" altri due autori sardi: Giampiero Fenu e Anna Maria Brughitta.
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