Pietro Paolo Melis è di nuovo un uomo libero dopo 19 anni di carcere. La Corte d'appello di Perugia lo ha assolto dall'accusa di essere la "mente" del sequestro della possidente di Abbasanta Vanna Licheri, rapita il 14 maggio 1995 e morta durante la prigionia.

La sentenza è stata pronunciata al termine del processo di revisione.

Melis era stato condannato a 30 anni di carcere ma la Corte d'appello di Perugia aveva riaperto il procedimento accogliendo un'istanza dei difensori, gli avvocati Alessandro Ricci e Maria Antonietta Salis.

Con una consulenza di parte, i due legali avevano infatti messo in discussione una perizia fonica che all'epoca riconobbe la voce dell'imputato in un'intercettazione ambientale registrata in un'auto.

L'ex recluso ieri è tornato a casa, a Mamoiada, ed ha riabbracciato i parenti e l'anziana madre: "Non ho mai mollato e ho sempre creduto nella giustizia", ha detto. "L'hanno sempre saputo che mio figlio era innocente", ha detto la madre in lacrime.

"La più grande soddisfazione. Difficile in questo momento di forte emozione dire di più. Un risultato che appaga pienamente gli sforzi profusi per l'affermazione dell'innocenza di un uomo detenuto da 19 anni" il commento degli avvocati Ricci e Salis.
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