"Cara Unione,

si sta assistendo negli ultimi giorni a una sempre più grottesca corsa al 'mi vaccino prima io'.

Ad aprire le danze sono stati gli Stati Uniti del presidente Biden, che ha annunciato i 100 milioni di vaccini in 100 giorni, poi è stata la volta, tutta italiana, dei 'più ricchi' con la incommentabile proposta di dare la precedenza in base al Pil, e poi gli appelli, sempre in Italia, delle varie categorie fra insegnanti, giornalisti etc.

Ora ci chiediamo: e gli addetti ai supermercati? Gli avvocati e i magistrati? I taxisti e conducenti di mezzi pubblici? I negozianti delle attività sempre aperte in ogni fase della pandemia? L’elenco sarebbe molto lungo, come ha giustamente sottolineato anche l'associazione dei consumatori Aduc. Che si chiede, e mi permetto di sostenere la loro tesi: c’è qualche categoria senza prorità in una società complessa? No.

Quindi tutti in fila, con un po' di decoro umano.

Grazie dell'attenzione".

A. C. - Cagliari

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