"Cara Unione,

leggo cinque orari: 7:05, 9:13, 14:23, 17:38 e 19:33. È il tabellino delle corse dell'autobus che collega l'ospedale Mater Olbia con la città.

Raggiungerlo è un'odissea a cui è costretto a sottoporsi chi non può rivolgersi ai reparti - che funzionano a singhiozzo - dell'altro nosocomio.

Il servizio di trasporto pubblico non garantisce ai cittadini l'accesso alle cure. Eppure, durante la stagione estiva le corse della linea 5 raddoppiano. Tutto ciò accade in barba all'articolo 3 della Costituzione, secondo cui la Repubblica deve rimuovere degli ostacoli economici e sociali.

Sono passati quasi due anni da quando l'assessore comunale ai trasporti, Gian Piero Palitta, disse che era 'questione di tempo'. Dov'è la navetta di cui si parlava? È un'ottima soluzione già adottata per l'altro ospedale, per il porto e per l'aeroporto.

Spero il suo omologo regionale, Giorgio Todde, si prenda a cuore la situazione. Altrimenti non si capisce che lingua parla la Regione autonoma della Sardegna.

Vi ringrazio per lo spazio che vorrete concedermi.

Cordialmente".

Giordano Contu

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