"Cara Unione,

quasi ogni mattina gli italiani si svegliano scoprendo ulteriori restrizioni delle proprie libertà costituzionali.

È successo anche il 25 marzo, quando i sardi si sono destati scoprendo l'ordinanza varata la sera prima da Solinas (sullo stile dei decreti/annunci notturni di Conte), che dispone di "ulteriori misure straordinarie urgenti (...) per il contrasto dell'assembramento di persone".

Nella corsa a "chi stringe di più" il governatore non sembra però aver riflettuto abbastanza sulle conseguenze di alcune di queste disposizioni.

All'art. 5 si legge infatti: "È consentito ad un solo componente di ciascun nucleo familiare uscire, una sola volta al giorno, dalla propria abitazione per provvedere all’acquisto di beni necessari ed essenziali".

In realtà al supermercato (così come in tutti i pochi altri negozi aperti) entro ormai da tempo in "solitaria", ma almeno finora a mio marito non era negato aspettarmi fuori (chiuso in auto o a distanza di sicurezza dagli altri), per aiutarmi all'uscita con le buste della spesa.

L'ordinanza Solinas, invece, addirittura vieta a due componenti della stessa famiglia di uscire di casa insieme per fare acquisti, e di aiutarsi così a vicenda. Aiuto che, in base a questo incredibile provvedimento, mi toccherà da adesso in poi chiedere ad "un terzo".

Per fare determinate spese, come quelle alimentari appunto, spesso è infatti necessario (a volte indispensabile) essere in due (il che non mi pare possa equivalere ad un "assembramento").

Non tutti hanno infatti la forza di caricarsi la spesa da soli (donne o uomini che siano), e non tutti hanno la macchina (e nemmeno la patente) per raggiungere il punto vendita più vicino per accollarsi per esempio le casse d'acqua. Come si farà allora?

Semplice, questa norma non vieta infatti di chiedere soccorso a vicini di casa, amici, cugini, fratelli, zii, nipoti. Insomma, a tutti tranne che a un componente del tuo stesso nucleo familiare.Il risultato? Dovremmo stare distanziati di un metro ma paradossalmente questa ordinanza rischia di creare maggiori contatti tra persone che non convivono e quindi un'ulteriore diffusione del contagio.

Anche la parte dell'"uscita per la conduzione hobbistica di poderi, orti, vigneti ed ortofrutticole in genere" ad "un solo componente del nucleo familiare" è assurda. Sembra essere pensata solo per quei mariti che non ce la fanno più a stare chiusi in casa (con moglie e suocera magari), ma nella realtà in campagna i lavori spesso sono complementari (e faticosi) soprattutto se "finalizzati al sostentamento familiare".

E quando è invece l'anziano di casa ad occuparsi dell'orto? Da oggi chi accompagnarà 'nonno' e lo andrà a riprendere se il rischio è una denuncia penale?

Grazie dell'attenzione".

E.D.

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