"Cara Unione,

ho letto sulle vostre pagine del polverone social sollevato dal 'Lemon beach party' organizzato in un locale del Poetto, che prevedeva due drink in omaggio per la coppia, formatasi casualmente dall'abbinamento di numeri distribuiti all'ingresso, che avesse avuto il coraggio di 'limonare', per l'appunto davanti al barman.

A generare attenzione sul caso erano stati dei genitori, preoccupati dalla reclamizzazione dell'evento, con la campagna per sospendere l'iniziativa promossa poi dall'osservatorio Cybercrime Sardegna guidato da Luca Pisano.

Il party è stato poi sospeso, perché il comportamento promosso ritenuto irresponsabile anche perché rivolto a minori. Risultato: il pubblico social si è diviso, fra sostenitori di questa decisione e teenager inferociti per la soppressione di un evento che non si discosta poi di molto da altri di questo tipo organizzati nel nostro Paese.

Da parte mia, al di là dello specifico caso credo sia comunque giusto promuovere una maggiore attenzione oltre che regole più rigorose nei luoghi della movida e nelle discoteche, dove si sta creando un pericolosa promiscuità generazionale, soprattutto negli orari della prima serata che va dalle 20 alle 24.

Grazie dell'attenzione".

L.M. - Cagliari

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