Una popolazione di "stelle migranti" al centro della via Lattea.

Si tratta di stelle molto antiche, provenienti da un ammasso globulare della nostra galassia, migrate verso il centro della Via Lattea da 3 a 5 miliardi di anni fa.

La scoperta è stata descritta nello studio pubblicato sull'Astrophysical Journal Letters da un gruppo internazionale di astronomi, tra i quali gli italiani Manuel Arca Sedda, dell'Istituto astronomico tedesco di Heidelberg, e Alessia Gualandris, dell'Università britannica del Surrey.

Lo studio è basato su simulazioni al computer derivate dai dati raccolti dal Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in Cile. Il centro della Via Lattea si trova a circa 26.000 anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione del Sagittario, nel punto in cui la galassia appare più luminosa.

"Al suo interno - spiegano gli esperti - c'è il cosiddetto ammasso stellare nucleare, uno dei più densi agglomerati di stelle dell'universo conosciuto". La nuova popolazione di stelle, precisano gli autori dello studio, "rappresenta circa il 7% di quelle presenti nell'ammasso stellare nucleare".

Studiando queste stelle, gli astronomi hanno scoperto che la loro velocità di rotazione attorno al centro galattico è maggiore delle stelle circostanti, e che la loro concentrazione di elementi più pesanti dell'idrogeno e dell'elio, gli esperti la chiamano metallicità, è bassa. Segno quest'ultimo, concludono, "che si tratta di stelle molto antiche".

(Unioneonline/D)
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