Il rumore dell'acqua si sente a distanza. Poi dopo un lungo sentiero ecco che la costa centro occidentale dell'Isola, in territorio di Cuglieri (in provincia di Oristano) offre uno spettacolo unico: una cascata sul mare. È il Rio Salighes che si butta a capofitto nelle acque trasparenti regalando la magia di Capo Nieddu. Una vera rarità (è una delle poche in Italia) che ogni anno richiama tantissime persone per ammirare uno fenomeno particolarissimo.

A distanza sembra quasi di essere in una scogliera d'Irlanda tra il verde della macchia mediterranea e il blu intenso del mare. E proprio arrivando in barca o in gommone, lasciandosi dietro la spiaggia di Santa Caterina, ci si trova davanti a un fenomeno unico: da una falesia di quaranta metri, il torrente si getta a picco sul mare. Il terreno di basalto su cui scorre il fiumicciatolo è piuttosto duro ed ecco perché invece di modellare il suolo e scendere dolcemente verso il mare, l'acqua precipita improvvisamente. La cascata si può raggiungere non soltanto via mare ma anche in auto proseguendo qualche chilometro dopo Cuglieri. Per i più avventurosi, le guide suggeriscono di percorrere circa nove chilometri di sentieri impervi per raggiungere la zona in cui si può godere la bellezza della cascata che è sempre molto piena dopo i periodi più piovosi e in primavera. In queste settimane è bella abbondante e regala emozioni con il Montiferru alle spalle e sullo sfondo settentrionale la costa di Capo Marargiu e a sud Capo Mannu. Le cascate di Capo Nieddu sono una delle mete preferite dagli escursionisti ma possono anche essere piuttosto insidiose, soprattutto dopo periodi di abbondanti piogge. Le guide della zona consigliano sempre massima prudenza "preferibile non avventurarsi mai da soli e avere un equipaggiamento adatto quando si affrontano simili percorsi".

Ma le sorprese della costa centro occidentale non sono finite. C'è un'altra piccola baia poco più a nord di Santa Caterina di Pittinuri che offre l'immagine di una sorta di anfiteatro roccioso. È questa l'unicità di Su Riu'e sa ide, angolo magico della zona di Cuglieri a una quindicina di chilometri da Oristano: qui la roccia bianca abbraccia l'acqua verde smeraldo con sfumature che tolgono il fiato. È uno di quegli angoli della Sardegna in cui la natura ha messo in scena uno dei suoi spettacoli incantevoli: qui il Sinis incontra il Montiferru, il mare e la terra si fondono in un suggestivo gioco di contrasti.

Su Riu è la più settentrionale delle calette scavate dal mare nel promontorio che sovrasta Santa Caterina di Pittinuri. Si trova subito dopo la borgata marina e si può raggiungere procedendo verso nord, poi dopo pochi metri sul lato sinistro si apre un capolavoro naturale. Dall'alto, dietro i cespugli di macchia mediterranea, si intravede il blu del mare che tocca l'azzurro del cielo. Proseguendo sul sentiero, in un percorso molto semplice anche per chi non è proprio esperto di trekking, si può respirare l'aria pura del mare e notare da subito i colori del mare che si fanno via via più nitidi: la parete di roccia bianca si staglia su uno specchio d'acqua trasparente. Scendendo su quelle rocce calcaree, modellate dal mare, sembra di essere in un paesaggio lunare. Poi si arriva nel cuore della baia: lo specchio d'acqua trasparente mostra distintamente i fondali. Ma lo spettacolo non è finito. Sulla sinistra il mare negli anni è entrato nella roccia, l'ha scavata e modellata aprendo una grotta in cui è possibile avventurarsi e fare snorkeling e ammirare le bellezze delle profondità del mare. Sulle rocce piatte, d'estate si può anche comodamente prendere la tintarella ma è d'obbligo una crema solare e ovviamente un pranzo al sacco. Nella zona non ci sono servizi o punti ristoro, per trovarne uno è necessario tornare alla borgata di Santa Caterina dopo aver ripercorso la salita della parete rocciosa. Una fatica che vale la pena provare visto lo spettacolo di cui si può godere fronte mare.
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