Affrontano da anni una pandemia più dura di quella che oggi il mondo sta affrontando con il Covid-19. Ma loro non conoscono il lockdown e si fermano soltanto quando le forze le abbandonano per sempre. Sono le instancabili api, protagoniste di un mondo dorato che ogni anno regala una produzione incredibile e dà lavoro a migliaia di addetti. Soltanto in Italia, l'ultimo dato in possesso dell'Osservatorio nazionale del miele ci dice che nella Penisola e nelle sue due isole maggiori lavorano ben 62.944 apicoltori e il numero ufficiale degli alveari (registrato alla fine del 2019) arriva a 1.597.739: miliardi api capaci di produrre ben 60 tipi di miele.

Sono tanti i nemici che questa immensa fabbrica di dolcezza deve affrontare, primi fra tutti il clima e l'inquinamento. Gli ultimi anni sono stati davvero complicati: i report dell'Osservatorio raccontano lunghi mesi di dura crisi nel 2016 e nel 2017 e una timida ripresa del 2018 durante il quale si sperava che il periodo più nero fosse passato. Invece, nel 2019 i cambiamenti climatici hanno causato una scarsissima produzione e nel 2020, tra i tanti nemici, si è presentato il Covid-19 che ha limitato enormemente la vita degli apicoltori. Soprattutto in Sicilia e in Sardegna sono state registrate perdite anche del 70-80 per cento, un danno enorme che però non ha scoraggiato chi, come esempio di lavoratore ottimista a cui ispirarsi quando tutto sembra andare storto, "collabora" con le instancabili api. Lo dimostra l'enorme partecipazione, fotografia della produzione nazionale, al concorso bandito dallo stesso Osservatorio: si tratta del "Tre Gocce d'Oro - Grandi Mieli d'Italia", giunto alla quarantesima edizione, che ha visto in gara 1.222 mieli partecipanti, record assoluto, provenienti da ogni parte d'Italia. L'obiettivo del concorso è quello di dare agli apicoltori importanti informazioni sul loro prodotto e anche quello di indicare ai diversi consumatori, dagli appassionati alla massaia, indicazioni sui prodotti che eccellono per i diversi tipi e per zone di produzione.

Quest'anno, nel settembre scorso, una giuria selezionatissima, anzi, 18 giurie di cui hanno fatto parte 66 esperti iscritti all'Albo nazionale, hanno selezionati 446 mieli di cui 22 hanno ottenuto il massimo riconoscimento ovvero le Tre Gocce d'Oro. Altri 181 hanno ottenuto le Due Gocce e 243 Una Goccia. Si tratta di mieli arrivati da ogni parte d'Italia e la Sardegna si è ben difesa con 90 mieli saliti sul podio. Di questi quattro hanno ottenuto le Tre Gocce d'Oro diventando Campioni d'Italia 2020.

Sono il miele di Asfodelo prodotto da Giovanni Arzu (Miele di Sardegna di Giovanni Arzu) di Lotzorai: la scheda dice che le api capaci di produrre questa bontà hanno lavorato in montagna, a un'altitudine di mille metri sul livello del male, in località Cardutuvu (Comune di Talana). Lo stesso produttore è salito sul gradino più alto del podio con il suo miele di Cardo: in questo caso le api si sono deliziate dei fiori di cardo tra i sentieri della località San Salvatore in Comune di Tortolì.

Per conoscere il terzo campione d'Italia nato in terra sarda bisogna spostarsi nel Sulcis: quest'anno, infatti, ha trionfato il miele di Eucalipto prodotto dal team Apiflora di Carbonia. I produttori sono Gabriele Favrin e sua moglie Rosi Pilloni che quest'anno hanno accompagnato le loro api "nomadi" alla scoperta dei fiori degli Eucalipti tra i pascoli cespugliati della zona di Campana Sissa (Comune di Nuxis) a un'altitudine di 150 metri sul livello del mare.

Medaglia d'oro anche per il produttore Mauro Lai di Ballao che ha portato al concorso un insuperabile miele di Sulla prodotto dalle sue api in una zona di collina, precisamente nella località Cavunu del Comune di Selegas a un'altitudine di 250 metri sul livello del mare.

La nuova Guida dei mieli 2020, che sarà presto distribuita, permette di fare un viaggio in tutta la Sardegna alla scoperta delle più diverse varietà di fiori grazie ai quali le api "isolane" si sono potute sbizzarrire in una ricchissima produzione capace di ottenere il secondo gradino del podio, ovvero le Due Gocce d'Oro.

C'è il miele di Asfodelo prodotto a Interabbas, da Efisio Murru di Villagrande Strisaili e quello che Giovanni Arzu (Miele d'Ogliastra) di Lotzorai ha prodotto a Is Ungrones (Urzulei). L'apicoltore Efisio Murru di Villagrande ha conquistato le Due Gocce anche con due diversi mieli di Corbezzolo: quello prodotto nella località Serra e quello che le api hanno creato a Figu Niedda (entrambe località di Villagrande Strisaili.

Non c'è solo la medaglia d'oro conquistata dall'Apiflora di Carbonia a dire che il miele di Eucalipto della Sardegna è insuperabile. Lo confermano, infatti, "Le Due Gocce" ottenute con questa qualità da Anna Maria Cabiddu (Cuore di Mulargia) di Siurgus Donigalae dall'Apicoltura Isca e Muras (doppio argento) di Barumini. Ancora, Due Gocce alla ditta già medaglia d'oro di Mauro Lai di Ballao, all'apicoltura Pala di Loiri Porto San Paolo e all'apicoltura Piras (di Nicola Piras) di Villaputzu. L'elenco prosegue perché hanno ottenuto le Due Gocce d'Oro anche la ditta Apinath di Marrubiu con due distinti mieli di Eucalipto e poi, sempre con due mieli, l'azienda agricola Arbarèe di Simaxis. Infine, Due Gocce anche al miele di Eucalipto dell'azienda agricola Ruiu Alba di Ottana.

La Sardegna ha fatto bella figura anche con il miele più presente in questo concorso ovvero il Millefiori. Hanno ottenuto, infatti, le Due Gocce d'Oro l'azienda Agricola Ghisu Gian Martino di Alà dei Sardi e l'azienda Murru Efisio di Villagrande Strisali.

Considerato che la sfida era tra 1.222 mieli, è facile capire che anche vincere "Una Goccia d'Oro" rappresenti un premio di prestigio per il grande lavoro di un apicoltore. Ecco perché ci sono ancora tanti applausi da riscuotere nell'Isola. Per il miele di Afodelo arrivano ancora alla ditta Apinath di Marrubiu, all'azienda agricola Ruiu Alba di Ottana e, ancora, a Efisio Murru di Villagrande Strisali e a Paolo Serra di Terralba.

Il Miele di Cardo ha portato Una Goccia d'Oro all'Apicoltura Mauro Lai di Ballao che ha conquistato Una Goccia anche per il miele di Carrubo.

Stesso riconoscimento è stato conferito a due ottimi mieli di Corbezzolo. Sono quelli prodotti da Roberto Arru di Austis e dalla ditta S'areca di Giovanna Maria Fancello di Urzulei.

C'è una lunga lista di campioni con Una Goccia d'oro anche tra i mieli di Eucalipto a confermare che questa specialità ha visto la Sardegna trionfare. Sono i mieli prodotti dall'azienda agricola Arbarèe di Simaxis, quelli dell'azienda di Gian Martino Ghisu di Alà dei Sardi, paese che festeggia la medaglia di bronzo anche con "Le tre gocce d'oro Mustazzu". C'è anche L'Isola del Miele di Gonnosfanadiga, la ditta di Paolo Serra di Terralba e quella di Roberto Arru di Austis.

Tra le specialità sarde che hanno conquistato "Una Goccia d'Oro" c'è anche il miele di Ferula Terrantiga di San Sperate e c'è quello di Lavanda selvatica prodotto da Paolo Serra di Terralba. Tra i Millefiori c'è la Goccia ottenuta da Mauro Frau di Serrenti, da Paolo Serra di Terralba e da Roberto Arru di Austis.

Chiude questo dolcissimo elenco di campioni sardi un miele davvero particolare: è quello di Timo erba barona dell'impresa agricola Pinolà di Giuseppe Lai Giuseppe di Fonni.
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