Zone umide, preziosi serbatoi di biodiversità
Febbraio in Sardegna è il mese dedicato alla valorizzazione di questi ecosistemi: fino al 10 marzo eventi in tutta l’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Preziosi serbatoi di biodiversità. Sono veri paradisi per volatili e altre specie animali e vegetali, e anche un’attrattiva per i turisti. Le zone umide sono una importante risorsa per il territorio e febbraio in Sardegna è il mese dedicato a questi angoli di oasi naturali. In occasione della ricorrenza del 2 febbraio, che celebra il 53esimo anno dall’istituzione della Convenzione Ramsar (il trattato internazionale siglato per preservare questi ambienti), in tutta l’Isola vengono organizzati eventi e iniziative per ricordare l’importanza dei siti, il loro valore ecologico e ambientale. In particolare quest’anno il World wetlands day è dedicato al rapporto tra le zone umide e le persone
Nell’Isola
La Sardegna si distingue per la sua ricchezza in termini di zone umide: 9 aree Ramsar di importanza internazionale sulle 57 presenti in Italia si trovano proprio nell’Isola, e ricoprono il 17% della superficie totale nazionale. Sono gli stagni di Cagliari e di Molentargius; nell’Oristanese ce ne sono ben sei: lo stagno di Cabras, la laguna di Mistras, stagno di Pauli Maiori, stagno di Sale 'e Porcus, stagno di S'Ena Arrubia, stagno di Corru S'Ittiri, stagni di San Giovanni e Marceddì. Si tratta della provincia più ricca di zone umide con oltre settemila ettari di stagni e lagune di importanza internazionale (oltre il sessanta per cento dell’intero patrimonio sardo) che si sviluppano lungo 200 chilometri di costa da Capo Mannu, nella marina di San Vero Milis a Marceddì, nel Terralbese. Dal 2017 la Fondazione MEDSEA coordina le attività di Maristanis, un progetto di cooperazione internazionale che mira a creare un modello di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano. Al progetto collaborano anche la Regione, la Provincia di Oristano, i comuni costieri interessati (Oristano, Arborea, Arbus, Cabras, Palmas Arborea, Riola Sardo, San Vero Milis, Santa Giusta, Terralba e Guspini), il gruppo di azione locale “Flag Pescando”.
I rischi
Nel corso dell’ultimo secolo, si è registrata una significativa perdita delle zone umide a livello globale, con oltre il 64 per cento di questi ecosistemi degradati o distrutti. Da qui una crescente preoccupazione e la convinzione sempre più diffusa che sia indispensabile ripristinare e proteggere queste aree vitali. Ed ecco perché il World cetlands day è diventato un momento cruciale per sensibilizzare sull’importanza delle zone umide. Aree che giocano un ruolo ecologico sempre più rilevante, in particolare di fronte ai cambiamenti climatici: questi habitat hanno la capacità di stoccare anidride carbonica più velocemente rispetto ad altri ecosistemi e di assorbire rapidamente le acque alluvionali. Oltre ai benefici ambientali, le zone umide offrono notevoli vantaggi economici come nel settore della pesca e persino sociali dal momento che contribuiscono alla conservazione di tradizioni culturali uniche.
La sfida
La ricchezza di zone umide in Sardegna e il desiderio di salvaguardarle si riflette nell’attivo calendario del World wetlands day. L’Isola è tra le regioni più impegnate in Italia e nel Mediterraneo per la valorizzazione e protezione di questi ecosistemi. Come fanno sapere dalla Fondazione MEDSEA fino al 10 marzo sono in programma ben 20 appuntamenti da un capo all’altro dell’Isola per celebrare le zone umide. Eventi di educazione ambientale, proposte in kayak o a piedi, eventi enogastronomici “perché le lagune e gli stagni della Sardegna possano essere vissuti e scoperti con occhi nuovi e perché la loro ricchezza possa essere divulgata anche per le generazioni future” ricordano gli organizzatori del WWd. Il cartellone è ricchissimo: dal percorso naturalistico a Corru Mannu alla giornata ecologica nel Cagliaritano, ancora un momento dedicato alla biodiversità a Orosei e un laboratorio per esplorare le abitudini alimentari dell’avifauna. Sono solo alcuni degli appuntamenti di un ricco programma che si può visionare, con la possibilità di prenotare la propria partecipazione agli eventi, sul sito https://www.medseafoundation.org/.../834-world-wetlands... Inoltre si può partecipare alla giornata mondiale delle zone umide in Sardegna anche in maniera diversa: c’è la possibilità di condividete il proprio amore per la natura e il progetto per salvare lagune e stagni attraverso foto o video che potranno essere pubblicati su Instagram usando l'hashtag #WWDSardegna.