Riparte Vinitaly, e lo fa con un’energia mai vista prima forse per l’effetto “tappo di spumante” dopo due anni compressi dall’emergenza sanitaria. Una rassegna che abbandona il lockdown per accogliere nuovamente negli stand fieristici di Verona appassionati, visitatori, esperti e produttori. E mentre si lasciano alle spalle preoccupazioni e angosce segnate dalla pandemia, sconvolge gli scenari internazionali la crisi politica, militare ed economica del  conflitto tra Russia e Ucraina. Pesanti gli effetti della guerra che si fanno sentire anche sul calendario degli eventi internazionali e sul mercato che ruota attorno al mondo del vino e dell’agroindustria.

Vinitaly, padiglione Sardegna. Fonte L'Unione Sarda
Vinitaly, padiglione Sardegna. Fonte L'Unione Sarda
Vinitaly, padiglione Sardegna. Fonte L'Unione Sarda

LA CRISI È saltato “Vinitaly Roadshow Russia” (era stato previsto a Mosca il 3 marzo scorso), annullata anche la premiazione a Mosca della “The World’s 50 Best Restaurants”, la classifica dei migliori ristoranti del mondo (prevista a luglio 2022). Si farà a Londra. Pesantissimi i contraccolpi sui mercati di Russia, ma non solo. «Ci troviamo costretti a dover rinunciare ad una piazza strategica per l’Italia, che è il primo Paese fornitore di vino in Russia - ha detto il segretario generale dell’Unione italiani vini, Paolo Castelletti - proprio in una fase di forte risalita degli ordini. In attesa fare luce sulle ipotesi di fermo delle esportazioni, consigliamo alle imprese italiane di vino di effettuare consegne verso la Russia solo dopo aver conseguito adeguate garanzie sui pagamenti». Secondo l’analisi Osservatorio Uiv-Vinitaly, gli ordini dalla Russia nel 2021 hanno registrato un valore di 375 milioni di dollari, in crescita dell’11% sull’anno precedente, a fronte di 1,155 miliardi di dollari di importazioni complessive di vino dall’estero. L’Italia, primo Paese fornitore con una quota di mercato del 30% davanti a Francia e Spagna, ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti (25%) ed un incremento del 2% per i vini fermi imbottigliati.

Degustazioni durante un'edizione del Vinitaly. Archivio L'Unione Sarda
Degustazioni durante un'edizione del Vinitaly. Archivio L'Unione Sarda
Degustazioni durante un'edizione del Vinitaly. Archivio L'Unione Sarda

LA FIERA Fatta questa premessa dalle mille incognite il ritorno di Vinitaly, edizione numero 54 dal 10 al 13 aprile, nel suo format tradizionale, è salutato con grande entusiasmo dal pianeta vitivinicolo. I numeri raccolti al momento rivelano già di una edizione strategica da tutto esaurito: oltre 4 mila aziende espositrici presenti, con 60 nazione coinvolte, e un investimento pubblicitario di oltre tre milioni di euro. Saranno 500 i top buyer selezionati in arrivo da tutto il mondo e migliaia gli operatori e i professionisti del settore. Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. «Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici. Al momento – commenta il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – abbiamo già l’adesione di delegazioni che coprono le aree di Canada, Usa con particolare riguardo a Midwest, West Coast e Texas, oltre che Singapore, Malaysia e, per l’Europa, di Regno Unito, paesi Scandinavi, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e da alcuni dei paesi più interessanti dell’Est Europa, ad iniziare dalla Polonia. Inoltre, stiamo lavorando con il ministero degli Affari esteri per creare un corridoio specifico col Giappone che favorisca la presenza degli operatori del Sol Levante. Stiamo ricevendo riscontri molto positivi dalla regione eurasiatica e da quelle piazze potenzialmente interessate al vino tricolore che erano in stand by a causa delle limitazioni. Inoltre, in questi giorni abbiamo chiuso un accordo di collaborazione strategica con alcune aziende espositrici per l’attuazione di un ulteriore piano straordinario di incoming dal valore di 1 milione di euro».

L’OFFERTA. Vinitaly 2022 si articola in sette aree tematiche.

Vinitaly Bio: è il salone dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero. All’interno del salone sarà presente un’enoteca bio e in programma sessioni di degustazione guidate.

International Wine Hall: un’area esclusiva per i prodotti internazionali. Nello spazio tasting saranno previste degustazioni guidate organizzate dalle aziende o da istituzioni nazionali. Spazio ai vini e distillati provenienti da Austria, Slovenia, Serbia, Turchia, Croazia, Argentina, Francia, Sud Africa, Spagna, Venezuela, Moldavia, Cile, Perù, Santo Domingo, Regno Unito, Macedonia e Libano.

Vinitaly Tasting e Doctor Wine : Daniele Cernilli, giornalista, curerà l’evento-degustazione aperto a buyer e operatori del canale Horeca.

Vinitaly Design: torna al Vinitaly, nell’area nuova H, il salone dedicato agli accessori e complementi per ristorazione e sommellerie. Al suo interno tutti i prodotti e gli accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale.

Micro Mega Wines: la nuova iniziativa, nel Padiglione F, dedicata alle piccole aziende, produzioni da vitigni autoctoni e internazionali ma ad alto tasso qualitativo.

Enolitech: ovvero il mondo della tecnologia applicata alla vitivinicoltura, al beverage e all’oliviocoltura. Un percorso espositivo che si articolerà dalla vigna alla cantina, dal campo al frantoio per poi passare anche alla birrificazione. Tutto all’insegna delle migliori soluzioni digital e hight-tech del settore.

Mixology: l'arte di creare cocktail sperimentando attraverso la miscelazione di alcolici e bevande, a integrazione di vino o distillati sarà protagonista anche quest’anno. «Il Mixologist è considerato un artista della sperimentazione del gusto, in grado di riprodurre e creare esperienze sensoriali uniche attraverso i suoi drink. Negli ultimi anni, l'arte della miscelazione di bevande alcoliche, in cui trova spazio anche il vino, ha affascinato bartenders di tutto il mondo e professionisti alla continua ricerca del bilanciamento dei sapori, facendo crescere l'interesse per il comparto più vivace della cultura del bere con gusto», spiegano gli organizzatori.

SICUREZZA L’accesso a tutte le manifestazioni fieristiche è consentito solo con super green pass o, per espositori e visitatori esteri con status vaccinale diverso da quello riconosciuto dall’Italia, con green pass ottenuto tramite tampone. Nel quartiere fieristico di Veronafiere sono attivi strumenti e misure di controllo e di sicurezza previsti dal protocollo “Safebusiness” (info sul sito www.veronafiere.it).

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