La tormentava da anni. Telefonate, pedinamenti e visite inaspettate. Per una donna di Quartu quell'amicizia nata durante una pausa di lavoro si è trasformata in un incubo interrotto solo dalla professionalità dei poliziotti del Commissariato che hanno arrestato in flagrante lo stalker. Per la donna finalmente la vita poteva ricominciare. Ma come ringraziare quei poliziotti e quelle poliziotte? Nel modo più concreto possibile: regalando i mobili per arredare nel modo più confortevole "La stanza di ascolto per le vittime vulnerabili" negli uffici della Polizia di Quartu. Davide Carboni è il dirigente del Commissariato.

Come è nata l'iniziativa?

"Avevamo in mente da tempo di riorganizzare alcuni uffici, in particolare avevamo in mente di creare un ambiente che tutelasse la privacy e mettesse a proprio agio le vittime deboli di alcuni reati".

Gli arredi sobri di un ufficio di polizia sono tutto meno che un luogo dove sentirsi comodi.

"Un mese fa una donna ha trovato il grande coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato e fare in modo che gli agenti del Commissariato di Quartu Sant'Elena arrestassero in flagranza colui che da ben tre anni l'aveva resa oggetto di continue violenze, vessazioni, vere e proprie persecuzioni, ponendo fine al suo incubo. L'uomo è prima finito a Uta e ora si trova ai domiciliari. Ma la cosa più importante è che la donna è finalmente rinata e si è riappropriata della sua vita".

Come è nata la stanza di ascolto?

"Ci siamo resi conto che raccontare certe vicende nell'ufficio denunce era imbarazzante. Nel caso della donna, solo quando l'abbiamo portata in stanze più confortevoli ci ha spiegato la sua disavventura. Non è stato facile, la povera vittima ha impiegato oltre cinque ore prima di esporre tra le lacrime il suo incubo".

L'arresto fa parte di una normale operazione di polizia.

"La donna ha chiesto in tutti i modi di sdebitarsi, dopo aver superato gli intoppi burocratici ha acquistato i mobili e gli arredi della stanza. Al resto ci hanno pensato le donne e gli uomini del Commissariato: quadri, tende e altri arredi. Siamo davvero contenti perché questi gesti dimostrano quanto la Polizia è vicina alla gente".

Lo Sportello di ascolto realizzato in un ambiente tranquillo e silenzioso, dove viene garantita la privacy, in cui si evita di usare il telefono e di far entrare altre persone, è stato inaugurato di recente. Un luogo dove il tempo non conta e in cui una donna o un minore può sedersi su una sedia o su un comodo divano e sorseggiare una bevanda calda, mentre viene ascoltata, potendo interrompere il suo racconto, se desidera, in qualsiasi momento: l'obiettivo non sarà solamente quello di raccogliere la sua testimonianza o informazioni utili alle indagini; il poliziotto che la ascolterà capirà e aspetterà i suoi tempi ed i suoi bisogni, accompagnandola nel percorso che la aiuterà a riferire e a focalizzare le cose importanti.

"Con questo generoso gesto siamo grati alla signora, non solo per aver dato un fattivo contributo alla realizzazione di questo spazio di ascolto, ma per rappresentare l'ennesimo esempio di coraggio, finalizzato a dare sostegno e supporto a tutte quelle donne che ancora vivono nel sommerso la propria condizione di vittima", ha commentato l'ex Questore di Cagliari Pierluigi d'Angelo, da pochi giorni in pensione. "La Polizia di Stato è da sempre impegnata nel promuovere iniziative che contribuiscano ad affermare un'autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi. Tra queste, la realizzazione di un ambiente come quello che abbiamo inaugurato oggi, protetto, accogliente e tranquillo, evita certamente il rischio di vittimizzazione secondaria, con la conseguente esposizione della vittima ad altre sofferenze. Qui tutte le vittime vulnerabili troveranno poliziotti capaci di ascoltarle, pronti a credere e a non giudicare né loro né ciò che raccontano".

Vogliamo ringraziare alcuni commercianti di Quartu che in occasione dell'inaugurazione della stanza di ascolto per le vittime vulnerabili hanno regalato fiori e piante", conclude Carboni. "Una donazione molto importante anche perché rende ancora più accogliente l'ambiente".
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