Cento giorni di seguito senza i raggi del sole, con temperature che scendono sotto i -80 °C: un ambiente difficile in cui si devono fare i conti con la carenza di ossigeno, l’aria estremamente secca e la totale assenza di forme di vita. Il ricercatore di Gavoi Marco Buttu racconterà sabato a Nurachi la sua esperienza nel continente antartico, all’interno della stazione internazionale Concordia. Questo sarà il primo contatto con il pubblico in Sardegna dopo le spedizioni del giovane ricercatore. Ospite di Cantin’arte che da nove anni propone un calendario di appuntamenti, tutti nel mese di maggio, in uno scenario decisamente originale, la Cantina Caddeo che custodisce le botti e gli strumenti della tradizione agricola e, in particolare, vitivinicola della famiglia Caddeo, appunto. Arte, musica e cultura sono gli ingredienti di questa iniziativa.

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La stazione situata sopra 3 chilometri di ghiaccio si trova nell’Altopiano Antartico, il luogo più estremo al mondo. Per 9 mesi all’anno la stazione è completamente irraggiungibile, rendendo il team di studiosi tra le persone più isolate al mondo, senza possibilità di soccorso. L’Agenzia spaziale europea ha effettuato una serie di studi sul gruppo per capire come il corpo si possa adattare ad un ambiente simile a quello extraterrestre. Marco Buttu è autore di “Marte Bianco”, il libro del 2019 in cui il ricercatore di Gavoi narra la vita in Antartide.

Sarà interessante sentire come sono state le reazioni in un ambiente così estremo, i mesi vissuti isolato dal resto del mondo.

Il programma di Cantiin’arte prese il via il 3 maggio con l’esposizione de “La Battaglia traslucida” dell’artista e regista eclettico Filippo Martinez, che si può ammirare fino al 31 maggio. Una serata accompagnata dalla conoscenza musicale di Nicola Urru, che, con la sua chitarra e la sua voce, ha ammaliato il pubblico in una performance che ha riportato alla mente i suoni della musica tradizionale sarda. La presenza di Nicola Urru è stata una sorpresa: originario di Seneghe e una vita trascorsa a Milano dove è stato responsabile del settore audiovisivo al Teatro La Scala di Milano, Urru è un cantautore, frutto di una passione giovanile. Mosse i primi passi con I Barrittas, storico gruppo sardo, alcune sue serate ebbero il supporto di un altro importante gruppo musicale degli anni ‘70, i Salis e Salis. Urru fu tra i protagonisti di una edizione di Castrocaro, giungendo al secondo posto con il brano da lui scritto e composto “Bella per i pazzi” e oggi lavora a una nuova produzione.

“La serata di Nurachi è stata una vera sorpresa anche per me- racconta Nicola Urru- sono arrivato solo e ho trovato amici che non vedevo da quarant’anni, è stato emozionante essere di nuovo a casa.” 

Sabato 10 dopo il racconto di Marco Buttu, alle 21.30 l’atmosfera si scalda con il blues del Bob Forte Trio, composto da Pietro Frongia alla batteria, Tancredi Emmi al basso e contrabbasso, Bob Forte chitarra e voce. Il trio è nato nel 2015 e da dieci anni porta sui palcoscenici un sound profondamente radicato nel blues a cui aggiunge l’originalità degli elementi di Funk, Jazz e Country, conta un vasto repertorio di brani originali. Gli arrangiamenti dei brani danno largo spazio all'improvvisazione, condividendo con il pubblico atmosfere sia calde e confidenziali che energiche e coinvolgenti. Alcune delle recenti partecipazioni hanno visto protagonisti il Riverside Jazz Tornio in Finlandia, Sundsvall International Guitar Festival in Svezia, il Mama Blues Dromos Festival, a Nureci.

La serata si concluderà con i vinili anni ‘90 di Enrico e Fabrizio Tiana che coltivano questa passione fin da adolescenti e che condividono solo nelle serate tra amici per il puro gusto del divertimento: vibrazioni retrò e groove senza tempo, i due Dj portano al pubblico di CantinArte l’atmosfera del dancefloor degli anni d’oro delle discoteche.

 CantinArte è organizzato dall’associazione Domus de ladrini, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco e il Centro commerciale naturale di Nurachi.

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