Santa Margherita, lo strano caso dei gatti scomparsi
Elisabetta Bari: «L’anno scorso è stata scoperta una donna che sistemava gabbie-trappola»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Santa Margherita di Pula accadono fatti strani. Da circa quattro anni si registrano strane e misteriose sparizioni di gatti dalla colonia nella zona della comunione La Pineta. Una colonia seguita amorevolmente da Elisabetta Bari, 49 di Cagliari, e da un gruppo di amiche che dedicano la vita alla cure dei felini. L’inverno scorso ben 8 animali sono spariti nel nulla: rapiti, uccisi o cos’altro? “Da questo inverno, al momento, sono spariti 4 gatti sia sterilizzati che non”, commenta amareggiata Elisabetta Bari. “Confrontandomi su Facebook ho avuto notizia che in borgata sono spariti anche altri gatti di altre colonie”. Chi è che può avercela così tanto con innocui animali? “Ho parlato anche con una ragazza che ha portato il suo gatto in clinica in quanto avvelenato da topicida. Insomma in questa zona i gatti o infastidiscono o creano disagio, queste sparizioni sono molto strane”.
Uccidere i gatti è una terribile abitudine che si allarga a macchia d’olio. “L'anno scorso ai primi di ottobre sono stati avvelenati i gatti della colonia La Perla marina”. Non mancano le testimonianze di episodi inquietanti. “L'anno scorso è stata allontanata una signora Bruna che metteva delle gabbie-trappola in condominio per portare via i gatti, non so per quale motivo”. Perché voleva rapirli, per rivenderli, tenerli per sé o cos’altro? “Dunque, cosa sta succedendo?”, si chiede Elisabetta Bari. “Io sono molto preoccupata, sono due gli animali che stiamo cercando, il primo si chiama Teddy un gatto di 7 anni in salute, sterilizzato di mia proprietà, mentre il secondo è un gatto di colonia che si chiama Leon, un micione di meno di un anno con pelo lungo color cipria ma di stazza massiccia e occhi arancio, un animale molto circoscritto nel territorio in quanto molto diffidente e pauroso”.
Elisabetta Bari ricorda che “spostare via i gatti dal proprio territorio è un reato”.
L’analisi è impietosa e fa riflettere. “L'evoluzione della specie si vede da come vengono trattati gli esseri deboli e fragili. In Sardegna le sparizioni sia di gatti che di cani sta diventando un problema che si sta esageratamente espandendo a macchia d'olio. Ogni giorno spariscono migliaia di animali domestici, per alcuni sarà per l'incuria dei padroni che li lasciano liberi di girare nel proprio territorio. Ma se il territorio è "sicuro", come potrebbe essere qui in inverno, perché le persone che ci vivono sono veramente poche, perché ci si accanisce in questo modo? Dobbiamo obbligare gli animali a una vita in gabbia? Gli animali hanno necessità anche di camminare, correre insomma non castriamoli totalmente nella naturale loro essenza”.