Sono geniali loro. Non c’è dubbio, ormai. Perché se arrivati alla dodicesima edizione un italiano su quattro alla tv decide di guardarli, allora sì: sono dei geni. E’ un’altra estate tv all’insegna di Temptation Island, il programma realizzato dalla “fabbrica Maria De Filippi-Fascino” che su Canale 5 anche giovedì scorso, per la prima puntata, è andato oltre i 3 milioni di spettatori e quasi il 25% di share. Numeri solidissimi per l’avvio della nuova stagione che, pur non raggiungendo il record della prima dell’ultima edizione (che toccò il 26 % di share), è già la seconda più vista di sempre nella storia del programma. Ecco perché liquidare l’intera faccenda come un trash è un errore. Temptation Island è diventato negli anni patrimonio (culturale?) del Paese, almeno quanto le partite dell’Italia di Spalletti, impegnata (speriamo ancora a lungo) agli Europei di Germania.

Format. Se, però, voi siete quella porzione di Paese che storce il naso per i reality, ecco un breve riassunto del format: sette coppie vengono separate, nel resort Is Morous, a Chia, per tre settimane. Ogni coppia è in crisi a modo suo, chi per la differenza di età, chi per gelosia, chi per noia, e pensa che passare 21 giorni divisi davanti alle telecamere sia un buon modo per risolvere i problemi. Le sette donne condividono sdraio, piscina e serate alcoliche con altrettanti bellocci palestrati, con il compito di sedurle o almeno di farle lamentare del fidanzato dall’altra parte della palizzata di bambù. Lo stesso funziona per la controparte maschile.

Le coppie. Partecipano: Alessia, 30 anni e Lino, 29 anni, fidanzati da quattro anni; Jenny, 26 anni e Tony, 41 anni, fidanzati da cinque anni; Christian, 34 anni e Ludovica,29 anni, fidanzati da quasi 2 anni; Siria, 22 anni e Matteo, 33 anni, fidanzati oltre sei anni; Gaia, 24 anni e Luca, 32 anni, fidanzati da quasi 2 anni; Martina 26 anni e Raul, 23 anni, fidanzati da mano di un anno e Vittoria, 34 anni e Alex, 36 anni, fidanzati da circa 2 anni.

Successo. “Ho un video per te” è il tormentone del (bravissimo) conduttore Filippo Bisciglia che fa sbiancare i concorrenti, che ogni settimana si ritrovano davanti a un falò per vedere i filmati della settimana e decidere se proseguire il “viaggio nei sentimenti”. L’alternativa, viste le immagini nel pinnettu dei propri partner che “giocano” con tentatori e tentatrici, è quella di chiamare il “falò di confronto” (come accaduto Alessia e Lino già ai ferri corti): la coppia si rincontra (non nell’ultimo caso, visto che lui ha rifiutato il falò) e si rinfaccia tutte le cose viste e ascoltate nei video, poi decide se uscire insieme o se lasciarsi. Un po’ come nella vita reale, insomma. 

Insomma, Temptation Island è perfetto: lo è per chi vuole origliare le conversazioni di quell'umanità che da decenni alimenta l'antropologia culturale di una parte del Paese. Ma lo è anche per chi cerca solo due ore di banale distrazione dalla quotidianità. E’ perfetto. E vincente.

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