Un ponte verso l’estate. Federalberghi registra 15,6 milioni di italiani in viaggio nei giorni a cavallo del 2 giugno. Destinazione: il nostro meraviglioso Paese nel 94% dei casi, soprattutto i luoghi di mare. E pazienza se le previsioni meteo dicono nuvole e pioggia. Gli obiettivi dichiarati dagli intervistati per l’indagine realizzata dall’associazione degli albergatori italiani con il supporto di Acs Marketing Solutions sono riposo e divertimento, passeggiate nel verde, escursioni, gite e visite culturali.

Nella scelta della breve vacanza, le località balneari sono decisamente le preferite. Il 41,8% andrà al mare, il 26,2% nelle città d’arte, il 12,7% in montagna, il 4,5% opterà per il lago e il 2,6% per una località termale e del benessere.

«Dalla nostra rilevazione si può constatare che la ripresa c’è. La gente ha voglia di muoversi e per farlo programma la sua vacanza con largo anticipo. Il last minute non va più tanto di moda: ci si vuole garantire il meglio, magari restando nel proprio Paese, trovandosi di fronte a un’occasione come il ponte del 2 giugno, considerando che quest’anno il calendario fa cadere la festività nella giornata di venerdì», dice il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca. «A giudicare dal giro di affari che questo ponte produrrà, di ripresa si può effettivamente parlare», aggiunge. «Ma c’è da augurarsi che essa sia una forte leva per l’Emilia Romagna, che ha subito il durissimo colpo dell’alluvione e che, malgrado tutto, resterà aperta al turismo nel corso di questo ponte, rivelandosi come un esempio eccezionale di resilienza».

Prosegue: «Inoltre non possiamo trascurare la percentuale di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Finché non si riuscirà a pareggiare questo gap, non avremo raggiunto l’obiettivo principale: far sì che l’esigenza primaria e vitale di un viaggio sia alla portata di tutti i nostri concittadini».

Dice il presidente regionale di Federalberghi Paolo Manca: «I numeri per la Sardegna, in questo ponte, sono assolutamente positivi, in linea con il periodo pre-Covid. Ma noi scontiamo il problema dei trasporti. Le città – Cagliari, Alghero e Olbia – stanno andando benissimo, per il resto, c’è posto in tutti gli hotel. I voli per i non residenti costano troppo, addirittura due terzi del budget complessivo della vacanza, logico che dal Nord Italia è più economico andare in Liguria, ad esempio. Si spendono 100 euro di benzina e magari si sceglie un albergo più bello. Il dato positivo è che finalmente è tutto aperto, è l’inizio della stagione estiva, con numeri però ancora da consolidare».

Tornando all’indagine, riguardo all’alloggio il 28% degli intervistati andrà a casa di parenti o amici, il 23,9% in hotel, il 22,2% i b&b, il 12,4% in una casa di proprietà e il 3,9% in residence.

La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 454 euro per chi rimarrà in Italia e sui 917 euro per chi andrà oltre confine.

La permanenza media si attesta sulle 3,1 notti e il giro d’affari complessivo sarà di circa 6,88 miliardi di euro. Quasi la metà dei vacanzieri (il 46,3%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza a causa degli aumenti generalizzati. La gran parte della spesa sarà destinata ai pasti (29,7%), viaggio e alloggio assorbono rispettivamente il 19,2% e il 28% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 9,1%.

La vacanza è stata prenotata con un certo anticipo: il 68,2% lo ha fatto fino a un mese prima. Oltre la metà dei vacanzieri ha contattato direttamente la struttura per finalizzare la prenotazione o attraverso telefono e mail (32,5%) o attraverso il sito internet (21,2%).

La motivazione principale per la vacanza sarà il riposo e il relax (66%), seguito dal divertimento (35%). Il 22,8% degli italiani raggiungerà la famiglia. Altri motivi che determinano la scelta sono l’abitudine (14,2%) e la visita a mostre, musei e fiere (9,3%).

Le attività principali consisteranno in passeggiate (54%), escursioni e gite (33,9%), visita a musei o mostre (20,6%) e a monumenti (20,1%).

Tre vacanzieri su quattro utilizzeranno la propria auto, il 10,4% viaggerà in aereo e il 6,1% in treno.

Chi invece resta a casa lo fa per motivi economici (il 45,3), familiari (il 18,4%) e di salute (il 10,6).

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