L’estate di b&b e case vacanza dell’interno: il bicchiere è mezzo pieno
Luglio in chiaroscuro, tutto esaurito ad agosto, Ulassai e Baunei aspettano i climbers in autunnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Case vacanze, b&b e locazioni turistiche hanno vissuto un’estate in chiaroscuro. E gli umori degli operatori che hanno investito nel settore cambiano da paese a paese. In generale si respira aria di soddisfazione anche se qualche sottile malumore non manca. Bruna Contu ha investito in una locazione turistica nella sua Arzana. E il suo è un bicchiere mezzo pieno. Aer sana, questo il nome della struttura che richiama le origini del toponimo, ha registrato un saliscendi di presenze. «A giugno – dice l’operatrice turistica – il bilancio è stato positivo, mentre a luglio abbiamo registrato pochissime presenze. Il boom lo abbiamo vissuto ad agosto, quando abbiamo registrato il sold out». Un dato affiora su tutti e Bruna Contu lo rimarca. «I turisti che hanno soggiornato da noi hanno pernottato in media per quattro giorni». In controtendenza rispetto al passato. «Negli anni scorsi – continua Bruna Contu – osservavo un turismo mordi e fuggi, ospiti che si fermavano per un giorno, massimo due». Gestire una locazione turistica in montagna, secondo Contu, ha i suoi indubitabili vantaggi. «I nostri clienti ci hanno detto che preferivano soggiornare da noi perché facendo la somma tra il costo del soggiorno e il costo del carburante spendevano meno che soggiornare nei centri del litorale». E se la spiaggia resta la prima scelta del turista italiano, «gli stranieri – osserva la proprietaria della struttura ad Arzana – vogliono fare un’esperienza diversa ogni giorno. Tanto il mare quanto la montagna».
Determinanti, per calamitare i turisti, sono ormai le piattaforme di prenotazione. «Meno male che esistono. Il 90 per cento dei miei clienti – conferma Bruna Contu – ha prenotato online».
Cliccatissime, sui portali specializzati, le strutture ricettive di Baunei. Che tra escursionisti, amanti del mare e climbers si conferma una delle mete più ambite in Ogliastra. «Come presenze siamo sugli standard dell’anno scorso, abbiamo ospiti tutta l' estate», conferma Costanzo Monni. Lui gestisce l’appartamento vacanze Sa Plassa, il fratello Marino il Sant’Antoni.
A Ulassai invece il tempo dell’arrampicata è cominciato ad agosto. «Avevamo il pienone visto che tanta gente era qui in ferie. La vera stagione del climbing però parte ora – dice Paolo Stagnoli, del b&b Nannai – e da qui a novembre sarà tutto esaurito da noi e nelle altre strutture ricettive di Ulassai. Se a dicembre ci dovesse essere beltempo faremmo il pienone anche in quel mese». Ulassai, come Baunei, si conferma dunque meta ambita tutto l’anno. Vista che l’offerta turistica si concentra soprattutto sugli sport estremi e spezza il monopolio dellombrellone.
Il bilancio è diverso in un agriturismo a valle di Villagrande.
«Si è lavorato bene a maggio, giugno e luglio, mentre ad agosto c’è stato un forte calo», osserva Franca Cabras, titolare della struttura Nuraghe Murtarba e presidente dell’associazione Terra Nostra Nuoro Ogliastra». Cabras vede luce in Ogliastra e Barbagia «dove – rileva – il turismo montano sta prendendo piede da metà agosto in poi. Oltre il Corr’e boi i turisti si fermano per le Cortes, qui per le escursioni e le arrampicate. Come agriturismi abbiamo dato, credo, un contributo fondamentale in termini di destagionalizzazione». Insomma il turismo delle zone interne, che punta moltissimo anche sull’offerta di prelibatezze enogastronomiche, vede un futuro più roseo rispetto al passato.
«Vent’anni fa – dice l’imprenditrice di Villagrande – si parlava di turismo tutto l’anno come un sogno da realizzare. Su questo fronte sono stati fatti passi avanti. Ora se ti guardi attorno c’è gente anche a settembre. A Talana cominciano a organizzare escursioni, a Villagrande le gite in canoa. Piccole conquiste che portano clienti. Io personalmente ho avuto molte richieste per il primo scorcio di autunno. Fino alla fine di settembre camere prenotate per l’80 per cento». Soprattutto attraverso le piattaforme? «No, andiamo meglio con i siti di settore, dove il turista destinato a noi trova ciò che vuole».
Il settore extralberghiero si rivela tutto sommato in salute e chi ha deciso di aprire queste strutture non sembra intenzionato a fare passi indietro. In Ogliastra interi paesi si contraddistinguono per una massiccia presenza di b&b. Uno di questi è Loceri dove questa offerta turistica è cresciuta negli ultimi decenni. A metà strada tra mare e montagna, la spiaggia di Cea raggiungibile in dieci minuti, il borgo sulle colline ogliastrine si rivela meta particolarmente apprezzata dai vacanzieri.
«Oltre venti b&b costituiscono una ricchezza, indubbiamente», conferma il sindaco Gianfranco Lecca. «Perché i proprietari lavorano con grande competenza e serietà, offrono sistemazioni confortevoli e servizi efficienti. E poi perché qui arriva un sacco di gente che rende il paese vivo e vissuto. Dobbiamo migliorare sotto il profilo dell’accoglienza nel senso che abbiamo il dovere di far conoscere meglio il nostro paese e le sue peculiarità e le sue bellezze paesaggistiche come Monte Tarè».
Il problema è paradossalmente un altro. «Ci sarebbero molte persone che vorrebbero vivere qui a Loceri tutto l’anno», spiega Lecca, «ma non possono perché non trovano case disponibili per dodici mesi, visto che le stesse sono destinate ai turisti nel periodo estivo. Io avrò registrato perlomeno trenta, forse quaranta richieste di famiglie che vorrebbero risiedere qui ma non possono». la faccia diversa della medaglia turismo, che tutto l’anno può reggere solo in certi lidi.