C’è un luogo magico nell’Isola, baciato dalle stelle. Un angolo di terra sarda meno esposto ai lustrini modaioli perché fatto di persone schiette e genuine quanto, almeno, i prodotti dei campi e dei vigneti che disegnano le sue morbide colline. Si chiama Marmilla e qui, tra Sanluri e Lunamatrona, la primavera già scalpitante regala un evento unico di gusto e alta enogastronomia. Domenica 20 le nuove Stelle Michelin della Sardegna illumineranno la cornice della Cantina Su’entu per un grande appuntamento dedicato al cibo, al vino e al territorio. «La “rossa” nella sua edizione 2022 ha premiato l’Isola come mai prima d’ora confermando la stella agli chef Stefano Deidda (Dal Corsaro, Cagliari) e Italo Bassi (Confusion, Arzachena) ai quali si sono aggiunti gli chef Salvatore Camedda (SOMU, Arzachena), Francesco Stara (Fradis Minoris, Pula) e il decano della ristorazione italiana Claudio Sadler (Gusto by Sadler, San Teodoro)», spiegano dall’azienda vitivinicola di Sanluri, fondata da Salvatore Pilloni, 13 anni fa.

L’EVENTO Quella di domenica 20 è la seconda edizione di una kermesse strategica, ideata e voluta dalla famiglia Pilloni. A novembre scorso si erano alternati ai fornelli gli chef Stefano Deidda e Italo Bassi. Domenica (e lunedì per gli operatori del settore) sarà dato il benvenuto alla primavera con le novità della Guida 2022. Un grande momento per il settore, che nasce con l’obiettivo di festeggiare questo importante riconoscimento per la ristorazione sarda e dare un forte impulso alle eccellenze e all’alta qualità isolana dell’agroalimentare.

Sanluri, la famiglia Pilloni,\u00A0Cantina Su'entu. Archivio L'Unione Sarda
Sanluri, la famiglia Pilloni,\u00A0Cantina Su'entu. Archivio L'Unione Sarda
Sanluri, la famiglia Pilloni, Cantina Su'entu. Archivio L'Unione Sarda

«Da sempre crediamo nel lavoro che gli chef fanno per promuovere la cultura del cibo e del vino, siamo quindi felici di poterli ospitare in cantina e far loro raccontare la propria storia», dichiarano i fratelli Valeria, Roberta e Nicola Pilloni, che oggi guidano l’azienda fondata dal padre Salvatore. «Sarà una festa nella quale oltre al cibo e al vino vogliamo far parlare quanto di bello e buono la Sardegna riesce ad esprimere attraverso i prodotti dell’agroalimentare di qualità».

IL PROGRAMMA La manifestazione aprirà alle 11 per dar spazio al primo show cooking con lo chef Salvatore Camedda che dialogherà con il giornalista Roberto Sanna. Alle 13 nella sala degustazione e nella terrazza panoramica si terrà lo street food stellato a cura degli chef ospiti. Alle 15 secondo appuntamento con lo show cooking dello chef Claudio Sadler che dialogherà con il giornalista Ivan Paone. Alle 16 in barricaia tra le botti la degustazione “Dalla vigna alla Cantina” con l’agronomo di Su’entu Gianluca Ventroni e la produttrice Roberta Pilloni. Alle 17 chiude lo show cooking dello chef Francesco Stara che dialogherà con la giornalista Giulia Salis. Ad assistere e ad accompagnare gli chef durante la giornata gli allievi di COI Accademia enogastronomica, l’importante centro formativo per aspirati chef che proprio a Baradili nel centro della Marmilla svolge le sue attività. Non solo Sardegna ma un ampio spazio dedicato ai produttori ospiti con “Oltre l’Isola”: dalle 14,30 la degustazione guidata delle grappe Sorsi di Luce della Francoli Distillatori 1875 e alle 18 il Viaggio nelle Langhe con i vini della Cantina Vajra presentati dalla produttrice Francesca Vajra e il sommelier del SOMU Giacomo Serreli. Ad accompagnamento della giornata la Food hall dei produttori con i quali gli chef elaboreranno i propri piatti dai formaggi di Argiolas Formaggi, le verdure de L’orto di Eleonora, le cozze del Golfo di Oristano di Nieddittas, il riso di I Ferrari, le semole e le paste di Sardo Sole, e i mieli territoriali di Terrantiga.

IN CANTINA L’azienda fondata da Salvatore Pilloni nel 2009, oggi è guidata dai figli Valeria, Roberta e Nicola. «Si estende in due corpi aziendali per un totale di 80 ettari di cui 36 vitati. La cantina produce 11 etichette tra spumanti, bianchi, rosati, rossi e un vino passito. Attualmente vengono prodotte 300 mila bottiglie ripartire per il 50 per cento nel mercato regionale, 25 nel mercato nazionale e il 25 in quello internazionale», spiega una nota dell’azienda di Sanluri. «La parte enologica è curata da Piero Cella, la parte agronomica da Gianluca Ventroni sotto la guida di Luca Mercenaro, mentre la direzione commerciale è curata da Giovanni Melis. Attualmente tra parte agricola e commerciale sono impiegate nell’azienda venti risorse umane». Se qualcuno pensa che la Marmilla sia la cenerentola sarda delle idee innovative, imprenditoriali e delle opportunità di sviluppo, dovrà rassegnarsi all’idea che, ancora una volta, le stelle dell’enogastronomia scelgono il cielo sopra questo lembo eroico di Campidano.

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