Sessanta milioni per 96 progetti (più uno), dai computer per gli studenti alla riqualificazione urbana dei quartieri, dalla sistemazione delle scuole ai grandi impianti sportivi. Un libro dei sogni (realizzabili) della città che verrà grazie ai fondi del Pnrr. In base ai dati forniti da OpenPolis dei 97 progetti presentati (da vari enti) nel territorio del comune di Olbia 37 sono dedicati a scuola, università e ricerca, 23 alla digitalizzazione, 8 alla sanità, 7 a infrastrutture, 6 alla transizione ecologica e 5 all’inclusione sociale. Sotto il profilo economico, oltre venti milioni sono dedicati a scuola università e ricerca, 16 a inclusione sociale e 12 a infrastrutture. Queste ultime due voci si sposano nelle grandi opere di riqualificazione urbana messe in campo dall’amministrazione comunale.

Un discorso a parte i 50,7 milioni dedicati alla transizione ecologica, una voce che fa lievitare a 110 milioni la somma complessiva indicata ma riguarda la riduzione delle perdite nelle reti idriche, progetto di Abbanoa che riguarda quindici comuni che si divideranno le risorse.

IL NUOVO VOLTO DEI QUARTIERI

Un’importante quota dei fondi in arrivo sarà destinata (come co-finanziamento) al grande piano di riqualificazione urbana pensato per i quartieri ad ovest della città, ad iniziare dallo storico rione San Simplicio che si sviluppa intorno alla basilica e confina con il centro storico e che presenta ampie aree di degrado.  Si tratta di sette macro interventi coordinati, della portata di 19 milioni di euro (12 attraverso il Pnrr) per riqualificare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale e rifunzionalizzare gli edifici pubblici dismessi. Senza consumo di suolo, recuperando parchi e verde, senza trascurare la vulnerabilità dei rioni dal punto di vista idrogeologico per la loro posizione al confine con il Rio Gadduresu, i cui argini potrebbero diventare spazi da vivere, e nell'ottica della sostenibilità e dell'inclusione, rigenerando il  tessuto socio-economico. Circa trentasette alloggi di edilizia sociale, dislocati tra via Salvatore Petta e via Andrea Doria, la trasformazione in foresta urbana delle zone attraversate dal Rio Gadduresu, all'altezza di via Duca d'Arezzo, e in parco urbano dell'area adiacente alla scuola Santa Maria, la cui riqualificazione sarà funzionale, anche, alla sicurezza di genitori e alunni. Tra le azioni, il recupero del palazzo ex ferroviario, in via Vittorio Veneto, acquisito dall’amministrazione comunale, e la riorganizzazione della trama viaria dei due quartieri per convertire le strade in spazi pubblici e fruibili e migliorare la qualità dell'abitare.

L'ex palazzo delle Ferrovie da riqualificare ad Olbia (foto Antonio Satta)
L'ex palazzo delle Ferrovie da riqualificare ad Olbia (foto Antonio Satta)
L'ex palazzo delle Ferrovie da riqualificare ad Olbia (foto Antonio Satta)

L’altro maxi progetto, inserito nel capitolo inclusione sociale, è un importante intervento di riqualificazione urbana che prevede la realizzazione di un grande parco a Sa Minda Noa con un palazzetto dello sport da duemila posti in grado di ospitare oltre a eventi sportivi, concerti e spettacoli e che va a colmare una carenza – quella degli impianti sportivi – molto avvertita dalla cittadinanza. Vale tredici milioni di euro, dieci a valere sul Pnrr. Altri due saranno invece investiti sul parco Fausto Noce con nuovi campi sportivi all’aperto e sistemazione di quelli già esistenti.

LA SCUOLA

L’istruzione conta il maggior numero di progetti tra quelli che saranno finanziati con il Pnrr e consentiranno l’adeguamento degli edifici in una città dove la popolazione scolastica continua a crescere. I più corposi sono la costruzione della nuova sede dell’Ipia, primo lotto del polo scolastico che dovrebbe delocalizzare (e insieme consentire una maggiore capienza) anche i licei Mossa e Gramsci, come l’Amsicora collocati in zona ad alto rischio idrogeologico. Un intervento da 4,8 milioni di euro messo in campo dalla provincia di Sassari, competente per l’istruzione superiore, così come la realizzazione di una nuova struttura per l’ampliamento del liceo artistico De Andrè (2 milioni), l’ampliamento con sopraelevazione dell’Istituto Deffenu. Tra i progetti principali presentati in quest’occasione dal Comune la costruzione di una palestra e una sala mensa nella scuola di via Vignola (1.4 milioni) la costruzione di due nuovi asili nido (complessivamente 3,5 milioni), un altro intervento nell’istituto di via Vicenza e la manutenzione e messa a norma di diversi altri edifici in centro e nelle frazioni.

Attinge parzialmente ai fondi del Pnrr anche la realizzazione degli alloggi per gli studenti universitari al Geovillage, il progetto del Cipnes da quasi cinque milioni di euro che vede un contributo di 2,12 milioni a fronte di un finanziamento privato da 2,62.

L'istituto Ipia vicino al rio Seligheddu, zona ad alto rischio idrogeologico (Foto Satta)
L'istituto Ipia vicino al rio Seligheddu, zona ad alto rischio idrogeologico (Foto Satta)
L'istituto Ipia vicino al rio Seligheddu, zona ad alto rischio idrogeologico (Foto Satta)

SANITÀ E TRANSIZIONE DIGITALE

Tra i progetti legati alla sanità c’è la casa della comunità dell’ex ospedale San Giovanni di Dio (2,4 milioni), altri interventi legati alla struttura polifunzionale e al sistema di cartella clinica elettronica. Per il Giovanni Paolo II i fondi saranno principalmente impegnati per l’acquisto di diverse strumentazioni (per risonanza magnetica e tac). Per quanto riguarda la transizione digitale, uno delle voci più importanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’intervento più corposo è quello del Comune per la migrazione al Cloud dei servizi digitali dell’amministrazione dal valore di circa 400 mila euro ma sono molti i piccoli finanziamenti per le scuole destinati a siti web e strumenti per la didattica digitale.

Il Comune di Olbia ha stipulato un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza per un controllo sul flusso dei finanziamenti, attraverso uno scambio di dati e informazioni, al fine di prevenire fenomeni di corruzione e tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

© Riproduzione riservata