Una danza sportiva, un inno al mito del sole e delle stagioni. Può sorprendere ma la Haka, con profonde radici nella cultura neozelandese maori, è davvero tutto questo.

Eccolo il testo: “Ka mate! Ka mate! Ka ora! Ka ora! Ka mate! Ka ora! Ka ora! Tenei te tangata puhuru huru. Nana nei i tiki mai whakawhiti te ra! A upa ...ne! Ka upa..ne! A upane kaupane whiti te ra!”. “È la morte, è la morte, è la vita, è la vita. Questo è l'uomo peloso che ha convinto il sole a splendere di nuovo. Un passo in su, un passo in su, un passo in su, un altro passo in su. Il sole che splende”.

Un tuffo nella tradizione maori per approfondire l’origine. Secondo la leggenda neozelandese, il dio Sole aveva due mogli: la dea Estate e la dea Inverno. Al figlio del dio Sole si attribuisce l'origine della danza: Tane-rore è quello che fa tremare l'aria nei giorni caldi estivi ed è rappresentato dal tremolio delle mani durante la danza.

La Haka può essere definita una composizione musicale suonata con molti strumenti del corpo. Come scrisse lo studioso Alan Armstrong, “Mani, piedi, gambe, corpo, voce, lingua, occhi... tutti giocano la loro parte nel portare insieme a compimento la sfida, il benvenuto, l'esultanza, o il disprezzo contenuti nelle parole. È disciplinata, eppure emozionale. Più di ogni altro aspetto della cultura Maori, questa complessa danza è l'espressione della passione, del vigore e dell'identità della razza. È, al suo meglio, un messaggio dell'anima espresso attraverso le parole e gli atteggiamenti”. Facile comprendere che è proprio così, osservando il momento che precede gli incontri di rugby della squadra neozelandese All Blacks.

È una danza che esprime i sentimenti di chi la esegue, e può avere tanti significati. Appare riduttivo definirla esclusivamente una danza di guerra o intimidatoria, come spesso è erroneamente considerata. È invece anche una manifestazione di gioia, di dolore, una via di espressione libera che lascia a chi la esegue momenti di libertà nei movimenti.

In ogni caso è un rituale il cui obiettivo è impressionare, come si può ben vedere dall'esibizione degli All Blacks: si roteano e si spalancano gli occhi, si digrignano i denti, si mostra la lingua, ci si batte violentemente il petto e gli avambracci, si dà insomma un saggio di potenza e coraggio, che si ricollega allo spirito guerriero dei Maori.

La Haka non è una prerogativa degli All Blacks, viene eseguita anche dalle nazionali di  rugby a 13  e di pallacanestro. Ha uno spazio molto importante nella vita dei neozelandesi (maori, isolani del pacifico o anglosassoni), e costituisce un elemento fondamentale della loro identità nazionale. Questa danza è praticata ovunque: nei college, nelle università, nell'esercito.

Gli All Blacks. Archivio Unione Sarda
Gli All Blacks. Archivio Unione Sarda
Gli All Blacks. Archivio Unione Sarda

Il momento che precede la danza

Prima della danza, colui che la guida urla ai compagni un ritornello di incitamento, ruolo che nel caso degli All Blacks spetta al giocatore di sangue maori più anziano (e non, come talvolta si dice, al capitano della squadra). Le parole servono certamente a incitare chi si accinge a eseguire il ballo, ma anche a ricordare il comportamento da tenere nel corso della danza. Il tono in cui viene urlato il ritornello, che è poi lo stesso tenuto nel corso di tutta l'esibizione, è spesso aggressivo, feroce e brutale; per questa ragione destinato a caricare il gruppo ancor più e a intimorire gli avversari.

Chi sono gli All Blacks

È la squadra di rugby maschile internazionale di maggior successo di tutti i tempi. Da quando hanno giocato la loro prima partita di prova nel 1903, gli All Blacks hanno accumulato numerosi riconoscimenti e sono considerati una delle squadre più prolifiche in qualsiasi sport. Costituiscono la prima squadra di rugby a vincere 500 partite di prova e vantano tre Coppe del mondo di rugby, conquistando il titolo nel 2011 e nel 2015, in aggiunta alla Coppa inaugurale che hanno rivendicato nel 1987. Hanno vinto anche il Tri-Nations nel 2020 disputato contro Australia e Argentina.

Il successo della squadra all'estero è davvero notevole e non c'è alcun dubbio che la Haka contribuisce a questa fama.

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