Un team vincente. Al Policlinico Duilio Casula di Monserrato, grazie a equipe di medici multidisciplinare e ad alta specializzazione, l’intervento la lotta al carcinoma ovarico dà successi definitivi in circa l’80% dei casi. Il tumore ovarico rappresenta la principale causa di morte per tumore ginecologico e la quinta per tumore nella popolazione di sesso femminile nei paesi sviluppati. Ogni anno si stima che siano diagnosticati in Europa 65mila casi, dei quali quasi 5mila in Italia. A fronte di un’incidenza relativamente bassa il tumore ovarico è gravato da un’alta mortalità. Il carcinoma ovarico, o dell'ovaio, è uno dei più comuni tipi di tumore nella donna, infatti rappresenta circa il 30% dei tumori maligni dell’apparato genitale femminile e occupa il decimo posto tra tutti i tumori nelle donne, con il 3% dei casi. Si presenta principalmente dopo la menopausa; di solito, superati i 50 anni ma, talvolta, anche in donne più giovani. Ancora non si conosce la causa scatenante ma sono noti alcuni fattori che aumentano il rischio della sua comparsa. Essi possono essere di natura ormonale, ambientale e genetico-familiare. La terapia del tumore dell'ovaio consiste nella sua asportazione chirurgica e nella chemioterapia.

Da numerosi anni il team chirurgico dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari diretta da Stefano Angioni gestisce questi casi in collaborazione con la Chirurgia Generale Polispecialistica diretta da Pietro Giorgio Calò e in particolare con Enrico Erdas.

I casi trattati sono in continuo aumento, l’ultimo intervento è stato effettuato da Michele Peiretti, dal professor Valerio Mais e da Maria Luisa Fais e Gianmarco D’Ancona medici specializzandi insieme alle ostetriche, Valentina Flore, Roberta Guido e Raffaela Bratzu della Ginecologia e Ostetricia. L’intervento ha visto anche la partecipazione del chirurgo generale, Enrico Erdas e l’anestesista, Ignazio Gili.

“Il tumore dell’ovaio è una neoplasia frequente ed in aumento e nella quale la tempestività e la correttezza del trattamento possono portare ad un risultato favorevole”. afferma Piergiorgio Calò, direttore Chirurgia generale Polispecialistica. “Come in tutta la chirurgia Oncologica si va sempre di più verso un trattamento personalizzato su ogni singola paziente e per questo obiettivo è determinante una valutazione preoperatoria multidisciplinare associata a un successivo approccio chirurgico anche esso multidisciplinare. Questo consente – continua professor Calò - di avere una strategia operatoria più adeguata e soprattutto di allargare o meno l’intervento per garantire una prognosi più favorevole garantendo la massima sicurezza della paziente. “Oltre alla collaborazione tra ginecologi, chirurghi generali e anestesisti che consente una migliore gestione dell’intervento chirurgico, in tutto l’iter preoperatorio e postoperatorio è fondamentale la collaborazione con gli anatomopatologi, gli oncologi, i Radiologi ed eventualmente Radioterapisti e genetisti, per consentire alle nostre pazienti di avere la miglio cura e la miglior gestione possibile della malattia”.

Sulla stessa linea Stefano Angioni direttore di Ostetricia e Ginecologia Policlinico Casula. “Sono molto soddisfatto di aver consolidato e rafforzato il lavoro di equipe multidisciplinare sui tumori ginecologici presso la Aou di Cagliari. Ogni due settimane organizziamo le riunioni per discutere i casi clinici e pianificare gli interventi chirurgici ed i follow-up. Nonostante, il difficile periodo legato al Covid lo sviluppo di queste riunioni online ha consentito di mantenere e migliorare il servizio che offriamo alle nostre pazienti. Alle riunioni infatti oltre ai ginecologici dedicati Michele Peiretti, Valerio Mais, partecipano con i loro collaboratori, gli oncologici medici (Elena Massa), gli anatomo patologi (Daniela Fanni), i radiologi (Maria Valeria Cherchi), i chirurghi generali (Enrico Erdas), i genetisti (Sabrina Giglio) e i radioterapisti (Rita Murtas, Francesca Pistis, Pierluigi Pittau e Sara Squintu). I protocolli diagnostici e terapeutici vengono condivisi e le relazioni finali sono sottoposte alle pazienti.  Le riunioni sono anche occasione di formazione e ad esse partecipano attivamente oltre agli specializzandi in Ginecologia e Ostetricia anche gli specializzandi delle altre branche coinvolte ed esperti internazionali come  Andrea Mariani (Mayo Clinic, Usa) o Pedro Ramirez (Houston, USA). L’expertise chirurgica acquisita dal mio gruppo consente il trattamento mini-invasivo dei tumori in fase iniziale ma anche dei tumori avanzati che necessitano di interventi importanti con rimozione completa della malattia dall’alto addome come nel caso del carcinoma ovarico. Il nostro fine rimane quello di garantire alle pazienti sarde il miglior trattamento in base alle evidenze scientifiche ed alle più aggiornate linee guida nazionali ed internazionali”.

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