Ce l’ha insegnato il padel: qualsiasi sport può essere bello se è divertente. E se è divertente di sicuro ci sarà qualcuno che lo vuole praticare, o continuare a praticare. Perché è vero che nascono sempre nuove discipline, ma è anche vero che alcune non muoiono mai. Prendete il lancio del formaggio, che pochi giorni fa ha celebrato la ventiduesima edizione del campionato italiano a coppie. Si giocava nel medioevo e addirittura si dice che fosse conosciuto e praticato dagli etruschi.

La tradizione

Ce n’è abbastanza perché questo sport entri a pieno diritto nell’universo della Figest (la grafia dovrebbe essere FIGeST), una specie di Coni dei giochi più antichi. La Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali al Comitato Olimpico è pure affiliata (come disciplina associata, naturalmente) e ha anche un referente sardo, Carlo Carta, a Gesico. In Sardegna è previsto anche un appuntamento agonistico (di calcio balilla) a d Arzachena il 21 maggio. Sotto l’egida di questa federazione si svolgono attività che vanno dalla morra alla trottola, dal tiro alla fune al tiro con la balestra, dal calcio (quello balilla, come detto, ma anche quello fiorentino) al… cacio. Il lancio del formaggio ha specialità diverse ma è assimilabile ad altri giochi come il lancio del ruzzolone (o della ruzzetta o del rulletto, che però sono attrezzi di legno). In pratica consiste nel lanciare il più lontano possibile una forma di formaggio su un terreno pianeggiante (una strada). La forma rotola su un percorso delimitato da bandierine sino a che non si ferma (o si inclina su un lato).

Il lancio del formaggio è uno sport per tutte le età (foto Figest Marche)
Il lancio del formaggio è uno sport per tutte le età (foto Figest Marche)
Il lancio del formaggio è uno sport per tutte le età (foto Figest Marche)

La “frustata”

Per lanciare la forma si una cordella o una fettuccia che si avvolge sul bordo della forma di formaggio, come uno jojo. Poi si srotola con una movimento rapido, come una frustata, imprimendole lo slancio e il movimento rotatorio attorno al proprio asse, come una ruota. Le regole sono varie, perché questi giochi spontanei sono praticati con modalità differenti (in questo caso con “forme” differenti) a seconda del paese d’origine ma siccome ognuno ha il proprio formaggio, in ogni regionale è possibile trovare specialità diverse. Dal pecorino in certe zone della Toscana, alla “majorchina” nella Sicilia orientale. Non si hanno invece notizie di gare nella zona del Gorgonzola, evidentemente... La Figest ha codificato un regolamento condiviso e assegna i titoli italiani. Gli ultimi nel Piceno, a Castel di Lama, dove a fine aprile poco meno di cento coppie si sono cimentate nella sfida. Marche, Toscana, Abruzzo e Lazio le regioni che hanno dimostrato le migliori qualità, a dimostrazione che nel centro Italia la tradizione è più radicata. La novità, in linea con una piacevole tendenza che investe tutti gli sport, è rappresentata dalle presenza femminile, dato che per la prima volta in ambito Figest si sono assegnati anche questi titoli.

Agli ultimi campionati italiani si sono assegnati i titoli femminili (foto Figest Marche)
Agli ultimi campionati italiani si sono assegnati i titoli femminili (foto Figest Marche)
Agli ultimi campionati italiani si sono assegnati i titoli femminili (foto Figest Marche)

Le categorie

Come avviene in quasi tutti sport di combattimento, nel lancio del formaggio ci sono le categorie di peso che in questo caso sono riferite all’attrezzo, non all’atleta. Da quella “sino a 1,5 kg” ai pesi massimi (20 kg), che non devono essere neppure tanto facili da “gestire”: peso e dimensioni del formaggio comportano gesti e tecniche di lancio diversi, dei quali ciascun giocatori diventa specialista. Tra gli aspetti più “gustosi” c’è il fatto che, se la forma si rompe durante il rotolamento, per la misurazione o per la manche successiva si può utilizzare la parte più corposa, mentre il resto può tranquillamente essere messo a disposizione degli spettatori per un estemporaneo assaggio: una caccia al “cimelio” da parte dei tifosi più appassionati che in altri sport (come il motociclismo o la Formula 1) è invece severamente vietata. Un’altra regola che richiama le antichissime origine del gioco del lancio del formaggio, è quella secondo cui il vincitore riceve in premio la forma di formaggio giocata dall’avversario. Il trofeo più ambito.

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