Cosa c’è di più rilassante e gratificante di una passeggiata nei boschi alla ricerca di funghi? Raccoglierli è semplice, riconoscerli meno. Vista la pericolosità di alcune specie è consigliabile farli analizzare dagli esperti. Il Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) Sud Sardegna del Dipartimento di prevenzione ha attivato, tramite l'ispettorato Micologico Sud Sardegna, la verifica della commestibilità dei funghi epigei spontanei destinati alla vendita all'ingrosso, al dettaglio e alla somministrazione nei pubblici esercizi, nonché dei funghi destinati al consumo personale. Questo per tutelare sia i principianti ma anche i raccoglitori più esperti in quanto fra le tante specie di funghi è sempre possibile trovarne alcune non commestibili, talvolta velenose e potenzialmente mortali.
 

A capo del team di micologi Iginio Pintor.

 -  Dottor Pintor, perché alcuni funghi sono pericolosi per l’uomo?

“Il consumo dei funghi non controllati dai micologi abilitati delle Asl, è pericoloso perché tra le tante specie commestibili esistono specie velenose e anche velenose mortali spesso facilmente confondibili con le quelle commestibili. Inoltre i micologi valutano anche lo stato di conservazione dei funghi controllati evitando che anche funghi considerati commestibili causino intossicazioni anche per il loro cattivo stato di conservazione (funghi parassitati, invasi da muffe, eccessivamente imbibiti d’acqua ecc.)”.

Come riconoscere un fungo commestibile da uno dannoso?

“Sicuramente non affidandoci ai numerosi metodi empirici e credenze popolari i secondo cui, ad esempio, se durante la cottura l’aglio il prezzemolo o l’argento che abbiamo messo in pentola non cambiano colore i funghi sono senz’altro commestibili così come lo sono quando li troviamo parzialmente rosicchiati da lumache o infestati da larve di insetti. L’unico sistema sicuro è quello di determinare correttamente il fungo come specie di comprovata commestibilità facendolo controllare dai micologi dell’Ispettorato Micologico della ASL, dove il servizio viene erogato gratuitamente. Ricordiamo che il micologo della ASL è l’unica figura professionale abilitata per legge al riconoscimento e al controllo dei funghi epigei”.

Che problemi possono causare?

“I sintomi associati al consumo di funghi velenosi sono tantissimi e variano a seconda della specie ingerita, della sua quantità e della sensibilità di ciascun individuo alle singole tossine. A seconda della specie consumata possiamo avere una sintomatologia gastrointestinale più o meno importante che in genere si risolve in modo benigno ma che necessita spesso di ricovero ospedaliero; possiamo avere ancora sintomatologia che neurologica, psicotropa, fino ad arrivare alle sintomatologie più gravi in caso di consumo di particolari specie fungine (Amanita phalloides e Cortinarius orellanus) con danni spesso irreversibili ad organi vitali come fegato e rene e con esiti spesso mortali”.

La parola d’ordine, soprattutto per i cercatori dilettanti, è prudenza.

“La prudenza e la consapevolezza dei potenziali pericoli legati al consumo dei funghi non controllati è sicuramente l’arma vincente nella prevenzione delle intossicazioni da fungh”i.

I consigli per evitare guai.

“I funghi devono essere raccolti interi, in buono stato, puliti dalla terra e dalle altre impurità stando attenti a non scartarne alcuna parte per evitare di eliminare caratteri fondamentali per il loro corretto riconoscimento. Bisogna portare al controllo tutti i funghi raccolti e non limitarsi ad un campione formato da pochi esemplari con la convinzione che tanto sono tutti uguali, perché tra quelli lasciati a casa possono nascondersi funghi velenosi simili o frammenti di questi. Ricordiamo inoltre che il giudizio di commestibilità non si limita al riconoscimento della specie ma si estende anche alla valutazione del loro stato di freschezza, o alterazione legata alla maturazione, all’eventuale cattiva conservazione o all’invasione da parassiti. Quando decidiamo di consumare funghi, dobbiamo essere certi che siano stati determinati correttamente come commestibili, non esiste altro metodo che non sia il riconoscimento botanico della specie”.

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Ecco dove e quando sarà possibile sottoporre a controllo i funghi freschi epigei spontanei destinati alla vendita e/o alla somministrazione:

• Cagliari mercato di San Benedetto: la certificazione sarà  effettuata direttamente presso i box di vendita dei funghi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10, salvo ulteriori particolari esigenze che saranno concordate di volta in volta con gli operatori del settore alimentare.
• Cagliari via San Lucifero, 81 al piano terra dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle
14.
• Mercati dell’ambulantato comunale: previ accordi telefonici ai numeri 070 6094809 — 4808 - 4817 e durante l’attività ispettiva.
• Altre attività di vendita e/o di somministrazione: previ accordi telefonici ai numeri 070 6094809 — 4808 - 4817 e durante l’ordinaria attività ispettiva.
• Iglesias via Gorizia presso sede del Servizio igiene alimenti e nutrizione, piano terra, il lunedì dalle 9 alle 13.
• Sanluri via Bologna, ala “C” piano seminterrato, il lunedì dalle 8 alle 12,
martedì, giovedì e venerdì dalle 13 alle 14.
• Guspini via Montate I° piano (Poliambulatorio) il lunedì dalle 8 alle 12 e il mercoledì dalle 15 alle 18.
• Senorbì via Campiooi (poliambulatorio) il lunedì dalle 12 alle 14 e il venerdì dalle 8 alle 10.
• lsili (Poliambulatorio) venerdì dalle 11 alle 13.

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