Energia, come risparmiare sulla bolletta
Dal cambio operatore alla riduzione dei consumi fino all’uso più efficiente del climatizzatore: le strade per ridurre i costiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cambio di operatore, bonus sociale, tagli ai consumi o elettrodomestici più efficienti. Può prendere varie strade la strategia di contenimento delle spese di fronte al rincaro delle bollette. La prima via da percorrere, però, è utilizzare in maniera ottimale i condizionatori, ormai sempre più diffuse nelle nostre abitazioni. Con l’arrivo della stagione estiva l’Enea fornisce 14 indicazioni pratiche per utilizzarli al meglio.
Per esempio: come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. Se il condizionatore non viene tenuto correttamente, tende a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri dell’aria e nelle ventole si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. Poi: la scelta del climatizzatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi e ridurre il costo in bolletta. Ecco perché un modello in classe A+++ consuma fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.
Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65%, a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata. In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere. Evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca. Chiudere, poi, le persiane e abbassare le tapparelle o schermare con tende le finestre consente di ridurre il calore in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia utilizzata dai climatizzatori.
La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Invece, un errore che spesso si commette è quello di Installare un unico climatizzatore più “potente” in un corridoio sperando che raffreschi l’intera abitazione. Beh, è inutile. Perché l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa quel corridoio.
Banale dirlo: ma bisogna evitare di tenere le finestre aperte nelle ore più calde della giornata, così come, nelle stesse ore, bisognerebbe limitare l’utilizzo di apparecchiature (computer, televisori, elettrodomestici, luci) che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione.