Effetto Pnrr, il settore delle costruzioni accelera
La spinta arriva principalmente dalla realizzazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e dai bonus fiscaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il settore delle costruzioni continua a correre e mostra segnali di forza che non si vedevano da oltre quindici anni. La spinta arriva principalmente dalla realizzazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal traino dei bonus fiscali per ristrutturazioni, compresa l’onda lunga del superbonus che ha alimentato per mesi i cantieri in tutta Italia. Istat certifica a luglio il settimo rialzo consecutivo dell’indice, portandolo al livello più alto dal 2008, una soglia che rappresenta un punto di riferimento per il comparto.
Parallelamente, la Ragioneria centrale dello Stato richiama tutte le amministrazioni coinvolte a un’accelerazione sulla chiusura della rendicontazione Pnrr, invitandole a caricare rapidamente sul sistema Regis la documentazione necessaria per attestare il raggiungimento degli obiettivi finali e consentire così l’avvio delle interlocuzioni con la Commissione europea per l’erogazione dell’ultima rata del piano. Viene inoltre ribadito l’obbligo per ministeri e soggetti attuatori di conservare su Regis ogni dato e documento relativo all’attuazione degli interventi finanziati, compresi i risultati conseguiti, così da poterli esibire in caso di verifiche da parte delle autorità di controllo europee e nazionali.
Sul fronte strettamente produttivo, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni segna un +0,7% su base mensile, mentre la media del trimestre maggio-luglio evidenzia un incremento dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Ancora più significativo il dato tendenziale: l’aumento del 5,2%, calcolato sia sull’indice corretto per i giorni lavorativi sia su quello grezzo, porta il livello complessivo al massimo degli ultimi sedici anni, confermando la fase di espansione del comparto. Una dinamica che viene salutata positivamente dalle principali associazioni di categoria, ma non senza qualche riserva. Per il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, il miglioramento rilevato da Istat è sicuramente una buona notizia, ma sarebbe trainato soprattutto dagli investimenti pubblici legati al Pnrr e meno dal comparto residenziale, che invece necessita di un sostegno mirato.
Da qui l’appello al governo affinché intervenga rapidamente sul sistema di incentivi, a cominciare dalla conferma della detrazione al 50% per i lavori sulle abitazioni principali, misura già annunciata ma che deve diventare operativa per non interrompere la dinamica positiva. Una posizione condivisa anche dall’Ance, che riconosce il ruolo propulsivo dei cantieri Pnrr ma segnala un calo del 20% del fatturato legato ai bonus ordinari per la riqualificazione nel secondo trimestre dell’anno. Da qui la richiesta di una proroga stabile delle agevolazioni, non solo per le prime case con aliquota al 50% ma anche per le seconde case al 36%, introducendo la possibilità di una detrazione spalmata su cinque anni anziché dieci, così da rendere l’incentivo più appetibile.