Donare il sangue è uno dei più bei gesti verso gli altri ma soprattutto verso noi stessi. Un gesto semplice, senza controindicazioni che può salvare vite umane. A Quartu, in via Turati 4/C, ha sede l'Unità Organizzativa Trasfusionale della Asl8, un centro diretto da Maria Paola Carta, in cui operano 3 dirigenti medici, 2 specialisti ambulatoriali, 4 infermieri, 1 operatore socio sanitario. Ogni anno vengono effettuate 501 donazioni di sangue, 700 prelievi venosi e 700 visite specialistiche.

Dottoressa Carta, perché si deve donare il sangue?

«Donare il sangue è un gesto semplice, una scelta di generosità e solidarietà nei confronti di chi soffre. Il sangue non può essere prodotto in laboratorio ma si ottiene solo attraverso le donazioni volontarie. Il sangue è indispensabile in caso di incidenti, interventi chirurgici, trapianti d’organo e per la cura di malattie come la talassemia, tumori e altre patologie che richiedono supporto trasfusionale. La cultura della donazione è partecipazione alla vita della collettività. Senza adeguate scorte di sangue non sarebbe possibile curare gravi malattie e garantire le attività sanitarie degli ospedali».

Tutti possono donare?

«Tutte le persone in buona salute di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, con peso superiore ai 50 Kg possono donare il sangue. I donatori periodici possono donare fino a 70 anni, previo consenso del medico selezionatore. Al momento della selezione il candidato donatore dovrà compilare un questionario informativo, finalizzato a valutarne l’idoneità e garantire la sicurezza sia per il donatore che per l’eventuale ricevente. Il donatore viene sottoposto ad accurata visita medica, misurazione dei parametri vitali (frequenza cardiaca e pressione arteriosa) e dell’emoglobina, i cui valori dovranno essere nei limiti stabiliti dalla legge. Periodicamente effettuerà una visita cardiologica ed elettrocardiogramma gratuitamente».

Donare il sangue è pericoloso?

«Donare il sangue regolarmente è una pratica sicura perché il nostro organismo, il quale è in grado di riprodurlo molto rapidamente. Le procedure di raccolta sono rigorose, sottoposte a continua verifica ed il materiale impiegato per la donazione è sterile e monouso. I controlli effettuati garantiscono la massima sicurezza sia per il donatore che per il ricevente. In circa 1 ora si compie un nobile gesto, a cui viene riconosciuta una giornata di riposo e astensione dal lavoro con rilascio di un giustificativo».

Qual è il fabbisogno?

«La Sardegna pur avendo un buon numero di donatori, non raggiunge l’autosufficienza nella produzione di sangue. Nell’Isola, abbiamo un alto fabbisogno di sangue a causa dell’elevato numero di pazienti affetti da anemie ereditarie trasfusione dipendenti: 110.000 sacche all’anno, di cui circa il 25% viene importato da altre regioni. Il dato preoccupa soprattutto in rapporto al progressivo invecchiamento della popolazione dei donatori, a cui non fa da contraltare un adeguato ricambio generazionale. Si registra infatti, un calo dei donatori di età compresa fra i 18 ed i 45 anni. Donare è utile non solo per gli altri ma anche per se stessi. Donare il sangue con regolarità permette di garantire la terapia salvavita a tutti coloro che ne hanno bisogno, e nello stesso tempo rappresenta un modo efficace per avere un costante monitoraggio della salute del donatore. I controlli clinici e gli esami di laboratorio accurati portano ad una maggiore consapevolezza del proprio benessere e a un corretto stile di vita».

Si può donare il sangue preferibilmente per appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 11.30, il primo giovedì del mese dalle 15 alle 17.

Il martedì e il giovedì mattina, si può donare anche per accesso diretto (senza prenotazione).

Per informazioni sui temi della donazione di sangue e di midollo osseo, si può telefonare allo 0706097327-7324 o scrivere una e-mail all' indirizzo uot.quartu@aslcagliari.it

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