Consigli semiseri (e per nulla richiesti, figuriamoci) a Filippo Volandri, il capitano non giocatore della squadra italiana di Coppa Davis, chiamata a difendere il titolo conquistato lo scorso anno sui campi veloci indoor di Malaga dal 19 al 24 novembre. Perché gli azzurri hanno un dream team, da sfruttare al meglio per arrivare al bis.

L’Italia ha il numero uno al mondo, Yannik Sinner, la coppia di doppio numero sei, Bolelli Vavassori, otto giocatori tra i primi cento, sei tra i primi 50 (oltre a Sinner, Musetti 16, Cobolli 32, Berrettini 35, Arnaldi 38 e Darderi 43) e il sesto (Sonego) è 52. Una rosa da favola, senza dubbio, ma attenzione, la Coppa Davis è una manifestazione particolare, l’unica competizione a squadre in uno sport prettamente individuale, subentrano aspetti psicologici diversi, c’è chi si esalta con la maglia azzurra ce chi invece non riesce a dare il meglio. La formula poi non avvantaggia gli azzurri: due singolari e un doppio possono rappresentare una sorta di lotteria. Considerando che in squadra per ogni incontro Volandri potrà schierare solo quattro giocatori, quale sarà la strategia giusta?

Italy's Jannik Sinner gestures during the men's doubles semifinal tennis match between Italy and Serbia of the Davis Cup tennis tournament at the Martin Carpena sportshall, in Malaga on November 25, 2023. (Photo by LLUIS GENE / AFP)
Italy's Jannik Sinner gestures during the men's doubles semifinal tennis match between Italy and Serbia of the Davis Cup tennis tournament at the Martin Carpena sportshall, in Malaga on November 25, 2023. (Photo by LLUIS GENE / AFP)
Jannik Sinner (Photo by LLUIS GENE / AFP)

Non avendo la sfera di cristallo, proviamo a sederci (per gioco, s’intende) sulla sedia del capitano non giocatore dell’Italia. Partendo da quel che è successo un anno fa: l’Italia è tornata a casa con l’insalatiera d’argento grazie sì a super Sinner, capace di battere l’allora numero uno al mondo Djokovic, ma soprattutto grazie al doppio, inventato per l’occasione da capitano Volandri: Sinner in coppia con l’amico Sonego hanno firmato i punti decisivo contro Olanda e Croazia.

E quest’anno? Il nocciolo della vicenda è questo: è il caso di puntare su doppisti collaudati come Bolelli e Vavassori, quest’anno letteralmente esplosi in campo internazionale? Ci sono i pro e i contro.

Sinner sarebbe più riposato e pronto se dovesse essere impiegato solo per il singolare, ma voi al posto di Volandri rinuncereste al numero uno al mondo in un doppio decisivo per il passaggio del turno o per la conquista della Coppa Davis?

Italian Simone Bolelli and Andrea Vavassori during the Davis Cup tennis match against Belgian Sander Gille and Joran Vliegen in Bologna, Italy, 13 September 2024. ANSA/MICHELE LAPINI
Italian Simone Bolelli and Andrea Vavassori during the Davis Cup tennis match against Belgian Sander Gille and Joran Vliegen in Bologna, Italy, 13 September 2024. ANSA/MICHELE LAPINI
Simone Bolelli e Andrea Vavassori (ANSA/MICHELE LAPINI)

Anche perché la storia dell’insalatiera è segnata da coppie di grandi specialisti di doppio che poi alla resa dei conti hanno perso contro avversari di caratura internazionale superiore che di solito nel circuito disertano le sfide a coppie.

Un esempio? Ricordiamo in tanti a Cagliari lo storico match del 1990 tra l’Italia e la Svezia. Gli scandinavi nel doppio schierarono Yarryd e Gunnarson, tra i primi al mondo in quegli anni nella specialità. Cane e Nargiso no, giocavano insieme solo per la Davis, ma con la maglia azzurra si dimostrarono superiori e senza troppi problemi vinsero quel doppio risultato decisivo e che diede il là poi al trionfo azzurro siglato da Paolo Canè contro Wilander.

Quindi, forse non conviene fidarsi troppo della classifica mondiale di doppio, una specialità spesso snobbata dai più forti in singolare. Anche se oggettivamente non sarà facile per Volandri escludere Bolelli e Vavassori, reduci da una stagione incredibile e che parteciperanno alle Finali Atp di Torino la settimana prima della Coppa Davis.

Lorenzo Musetti (foto archivio Unione Sarda)
Lorenzo Musetti (foto archivio Unione Sarda)
Lorenzo Musetti (foto archivio Unione Sarda)

Resta poi la scelta del secondo singolarista dopo Sinner. In base alla classifica Atp la maglia da titolare dovrebbe spettare a braccio d’oro Musetti, anche lui reduce da un2024 da incorniciare, condito dalla migliore classifica mai raggiunta in carriera. Ma è giusto escludere Matteo Berrettini, in passato finalista a Wimbledon, capace nelle giornate migliori di paralizzare chiunque con battute e diritto, pienamente recuperato dopo un 2023 costellato da infortuni?

Matteo Berrettini wins the Davis Cup tennis match between Italy and Netherlands Bologna/ 15 settembre 2024 ANSA/MAX CAVALLARI
Matteo Berrettini wins the Davis Cup tennis match between Italy and Netherlands Bologna/ 15 settembre 2024 ANSA/MAX CAVALLARI
Matteo Berrettini (ANSA/MAX CAVALLARI)

Certo, Berrettini potrebbe dire la sua anche in doppio, se Volandri alla fine dovesse decidere di non puntare sugli specialisti duri e puri Bolelli-Vavassori.

L’anno scorso Sinner scelse di giocare le partite decisive insieme all’amico Sonego, quest’anno potrebbe optare per Berrettini con il quale si è spesso allenato sui campi di Montecarlo cementando un rapporto solidissimo.

Un dilemma per Volandri, un esercizio bellissimo per tutti gli italiani appassionati. Il tennis nostrano non aveva mai potuto contare su un simile squadrone, su tanti giocatori di così alto livello. Certo, gli Usa di Fritz, Tiafoe, Paul e Shelton fanno paura come la Serbia di Djokovic e la Spagna di Alcaraz, Bautista Agus e di Nadal al suo canto del cigno. E a Malaga può succedere di tutto. Un fatto è certo: Volandri comunque non sbaglierà formazione perché tutti gli azzurri sono in grado di firmare i punti decisivo per la conquista della Davis.

Post Scriptum: se chi scrive fosse il capitano non giocatore, metterebbe a referto Sinner e Musetti in singolar e Sinner con Berrettini in doppio. Giusto per completare un consiglio semiserio e, ovviamente, men che meno richiesto.

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