Facili da utilizzare, molto precisi e indolori. I nuovi tamponi molecolari a forma di chupa chups sono la novità del “Piano per il monitoraggio della circolazione del SARS-COV-2 nelle scuole primarie e secondarie di primo grado” della nostra regione. L’Obiettivo dell’iniziativa è di monitorare e di ridurre la circolazione virale e l’impatto negativo della pandemia nelle scuole, attraverso una campagna programmata di screening negli alunni asintomatici di età compresa tra 6 e 14 anni, nelle cosiddette “scuola sentinella” da realizzare ogni 15 giorni. Le operazioni di screening sono affidate agli specialisti dell’Ats, capitanati da Antonio Frailis, direttore di Igiene e Sanità Pubblica Sud Sardegna.

Dottor Frailis, una campagna orientata agli studenti dai 6 ai 14 anni, perché?

“Perché le fasce residuali dei soggetti non vaccinati riguarda soprattutto quelle fasce d'età e perché la popolazione scolastica è più facilmente “aggredibile” da parte delle nostre equipe, ...quando la montagna non va da Maometto...”.

Antonio Frailis (foto Milena Mundula)
Antonio Frailis (foto Milena Mundula)
Antonio Frailis (foto Milena Mundula)

In cosa consiste il tampone molecolare salivare?

“Si tratta di specie di cotton fioc o lamelle di materiale fortemente assorbente, montate su una piccola asta di legno, a mo di Chupa Chups, inodore e insapore, da tenere in bocca per circa 60 secondi in modo da toccare le mucose del cavo orale, fòrnici gengivali e lingua”.

Un metodo meno invasivo e più attendibile?

“Il metodo è senza alcun dubbio più gradito da tutte le fasce di età: Il Dipartimento di biologia cellulare dell'Università di Trento ha trasmesso a un gruppo di ricercatori internazionali i risultati raggiunti dai Laboratori di diagnostica molecolare sull'attendibilità dei test salivari per la diagnosi molecolare di Covid-19. Lo studio, inviato in prestampa, secondo la prassi della revisione formale tra pari che precede la pubblicazione su una rivista scientifica, è stato svolto in collaborazione con l'Azienda per i servizi sanitari della Provincia di Trento, sulla base di un campione di mille persone che hanno effettuato il tampone nasofaringeo e della saliva presso il “drive-throught” di Trento. I dati dimostrano che per il tampone salivare può essere usato con affidabilità per la diagnosi del coronavirus. Paragonata con il tampone nasofaringeo, ha una sensibilità molto simile, nelle prime fasi dell'intenzione sembra avere un'affidabilità addirittura maggiore. Hanno inoltre validità anche sulle varianti”.

E' prevista l'autogestione?

“Sì, In tutta la nostra regione Sardegna. Lo screening è stato avviato giovedì 28 ottobre. Il termine della prima sessione era il 07 novembre 2021, mentre la seconda sessione è partita dall’8 novembre 2021 e durerà sino al 21 novembre. L’iniziativa continuerà per tutto il corso dell’anno scolastico. Diversi gli Istituti coinvolti a livello regionale con un totale di 62 plessi di cui 28 Primarie e 34 secondarie di primo grado supportati dagli operatori Ats che continueranno l’affiancamento nelle diverse “scuole sentinella” per i primi due mesi per poi passare alla fase successiva dove la modalità di esecuzione del test diventerà quella di prelievo autonomo in ambito familiare”.

I risultati dello screening?

“Il campione da testare per la regione per ogni sessione è di 1.330 studenti, suddivisi in 803 per la scuola primaria e 527 scuola secondaria. Nelle sole giornate del 28 e 29 Ottobre sono stati somministrati 1.025 tamponi salivari molecolari i quali hanno dato tutti esito negativo”.

Chi sono gli attori di questa iniziativa?

 “Nasce a livello Nazionale. Il “Piano per il monitoraggio della circolazione del SARS-COV-2 nelle scuole primarie e secondarie di primo grado“ ha preso spunto dalla collaborazione dell’ISS Istituto Superiore di Sanità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e la Conferenza Stato Regioni. Si tratta di un preciso atto di Sanità pubblica per monitorare e ridurre la circolazione virale nelle scuole. La Regione è rappresentata da Marcello Tidore e da Paola Pau; l'Ats da Antonio Frailis referente regionale del progetto; dalla Centrale operativa regionale CoRSa rappresentata da Antonio Maria Soru; dall'Ufficio scolastico regionale Sardegna rappresentato da Francesco Feliziani (presidente) e da Nicola Orani e dai Laboratori di riferimento regionali rappresentati da Ferdinando Coghe e da Salvatore Rubino. Sulla base delle indicazioni nazionali si è potuto suddividere il Piano in diverse fasi, individuando i referenti locali ATS per area: Cagliari Area Vasta Carlo Nioteni; Sud Sardegna Andrea Gerolamo Carta e Federica Porcu; Centro Sardegna Mario Piras e Nord Sardegna Franco Dettori”.

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