Festeggiano i 40 anni dall’uscita del primo disco. Non faranno concerti, almeno cosi hanno lasciato intendere, ma celebreranno l’evento con una mostra e due spettacoli teatrali a Reggio Emilia, la loro città. I Cccp si riprendono la scena abbandonata tanti anni fa, quando con il loro punk “filosovietico” sconvolsero la scena musica italiana. I quattro fondatori della band (Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Fatur) si sono incontrati qualche mese fa. Non si vedevano da tempo. Da quella chiacchierata è nata l’idea di fare qualcosa per celebrare il quarantennale de disco “Ortodossia”, una pietra miliare del rock italiano.

La mostra a Reggio Emilia

«Reggiani di nascita anagrafica, ma concepiti a Berlino, rinati al mondo nell’Emilia Paranoica degli anni ‘80, caduti assieme al Muro alla fine di quel decennio – si legge nel sito della Fondazione Palazzo Magnani, che organizza la mostra nei Chiosti di San Pietro - i CCCP – Fedeli alla Linea si sono imposti come un fenomeno che ben lontano dall’esaurirsi in quegli anni dimenticati è stato capace di ritrovare continuamente la propria attualità grazie a intuizioni che ancora oggi sono di riferimento per una moltitudine di appassionati. Dal 12 ottobre 2023 e fino all’11 febbraio 2024 a 40 anni dall’uscita del loro primo EP Ortodossia, riaprono i cassetti di un archivio collettivo fatto di immagini, suoni, testi, abiti, scenografie ed esperienze per far rivivere al visitatore quei momenti che hanno segnato la loro esistenza e che continuano a creare nessi culturali tra epoche e luoghi opposti. Partendo da Reggio Emilia, la mostra proietterà il visitatore in uno spazio umano illimitato, collegando di volta in volta Berlino est e ovest, l’Europa delle frontiere, Beirut, il mondo arabo, URSS e paesi satelliti, la Cina, Hong Kong, la Mongolia, Kabul, Palestina, Israele, Mosca, Leningrado e trasformando vorticosamente quei luoghi in periferie e centri di un unico impero mentale».

Una storia punk

La band si è formata a Berlino nel 1982. Il nucleo storico della formazione emiliana è composto da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. All’inizio degli anni Ottanta, in seguito al crollo del Muro  il progetto Cccp si è interrotto. I fondatori hanno poi dato vita a numerosi progetti musicali che hanno lasciato una traccia indelebile nella musica indipendente italiana. Prima con i Csi, poi con i Pgr e infine con tanti lavori da solisti.

I quarant’anni di Ortodossia

«Le prime avvisaglie – ha raccontato Massimo Zamboni in un intervista a Vanity Fair - ci sono state con la ripubblicazione del Libretto rozzo dei CCCP e CSI in cui io e Giovanni abbiamo scritto due nove prefazioni: questa cosa ci ha portato a rileggere i testi e quindi a ripensare alla storia. E poi c’è stata la proposta partecipare a Kissing Gorbaciov, un film documentario sui concerti di alcuni gruppi italiani che il Comune di Melpignano aveva organizzato in Unione Sovietica nel 1989». I quattro musicisti non vogliono sentire parlare di reunion: «Non ci siamo mai sciolti – ha detto Giovanni Lindo Ferretti – non c’è niente da riunire». La band si ritroverà sul palco del teatro Valli di Reggio Emila il 21 ottobre per un evento che è stato definito “gran gala punkettone”. I biglietti sono andati via in prevendita. Tantissime le richieste, tanto che gli organizzatori hanno deciso di replicare lo spettacolo il giorno seguente.

Immagini, spettacolo e disco

Una mostra, uno spettacolo teatrale a anche un disco intitolato “Felicitazioni”. Si tratta di un cofanetto distribuito da USM/Universal Music. «Comprende due vinili 180 grammi – si legge nel sito Sentireascoltare.com - un compact disc, un libretto di 20 pagine con i bozzetti originali della mostra e foto live, 5 spillette da collezione, 5 cartoline con immagini inedite e 5 ritratti del grande fotografo Guido Harari scattati a Palazzo Masdoni, storica sede del PCI di Reggio Emilia. Il doppio vinile e il CD sono inoltre disponibili anche singolarmente».

Il catalogo, curato da Interno4edizioni racconta in 460 pagine il mondo di Cccp attraverso la riproduzione delle grafiche, le fotografie, i testi e le immagini originali che hanno accompagnato la storia del gruppo.

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