«Nessun altro nome come quello di Città del Sole meglio si addice a Cagliari». Francesco Alziator lo ha scritto nel 1963 e ancora oggi, a più di sessant’anni di distanza, qualunque cagliaritano può confermare la definizione. Il capoluogo è sul podio delle città baciate dalla luce: ogni mese, in media, si contano circa 270 ore di sole (per avere un termine di paragone: un mese, tra giorno e notte, è fatto di 720 ore). Nella classifica di Holidou, basata sui dati forniti da World Weather Online, Cagliari è la terza città italiana con il maggior numero di ore di sole, dietro ad altre due località del sud. Anzi, altri due centri di un’isola. Al primo posto c’è Catania (274,9 ore), e a secondo Siracusa (274,1), entrambe in Sicilia.

A completare i primi cinque posti ci sono Andria (salita di 16 posizioni rispetto ai dati di due anni fa) e Pescara, che precedono Roma al sesto, Bari al settimo (tutte e 3 in salita rispetto a due anni fa) e Palermo all’ottavo posto, stabile. A chiudere la top ten c’è un’altra città sarda: Sassari, in salita di quattro posizioni rispetto al passato, a pari merito con Taranto. Fin qui poche sorprese. A guardare la classifica può stupire, semmai, l’undicesimo posto di Torino, con 246 ore di sole medie mensili. Tra le altre città del nord si possono segnalare anche Brescia e Bolzano (ventesimo e ventunesimo posto).

In fondo ci sono Trieste e Prato appaiate con 208,5 ore e a seguire Campobasso, tra le non settentrionali la città più in basso con 208,3 ore e al 48mo posto. A chiudere la classifica ci sono invece Trento e Aosta rispettivamente con 198,5 e 170,6 ore di sole medie mensili.

Ma quanto vale un’ora di sole? Sul fronte della qualità della vita, tanto. L’esposizione alla luce solare aiuta l’organismo a produrre maggiori quantità di vitamina D, risorsa che aiuta a combattere ansia, depressione e dolori cronici. Migliora i ritmi circadiani e la qualità del sonno. Consente di essere più produttivi e rende persino più felici. 

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